Braccianti in nero al lavoro nelle vigne: imprenditore denunciato

Braccianti in nero al lavoro nelle vigne: imprenditore denunciato
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CODROIPO - Braccianti in nero tra i vigneti del codroipese. Ad individuarli i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro supportati, nella fase esecutiva, dai Carabinieri della Stazione di Codroipo, che hanno eseguito una serie di controlli nel settore agricolo del Medio Friuli. In un vigneto in particolare è stato denunciato un cittadino indiano di 46 anni, titolare firmatario di un’azienda agricola con sede ad Azzano Decimo, esercente di attività di supporto all’agricoltura, per aver adibito a lavori di potatura delle vigne tre cittadini indiani (sui 7 impiegati complessivamente) sprovvisti di permesso di soggiorno per lavoro subordinato. I controlli hanno anche portato a sanzionare il 46enne indiano per aver occupato i tre lavoratori in nero, adottando un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Sono state elevate sanzioni amministrative pari a 6.800 euro.
INFORTUNIO
Sempre ieri i Carabinieri della stazione codroipese sono intervenuti in mattinata, a Coseano, in una ditta dove, poco prima, un operaio di 20 anni di Pagnacco, forse a causa di un’errata manovra, è stato colpito al capo da un bilanciere che si trovava sulla catena di verniciatura e si è sganciato Soccorso dai colleghi, il giovane è stato trasportato all’ospedale di San Daniele dal personale medico inviato dalla Centrale Sores di Palmanova. Ha riportato una ferita alla testa che guarirà in sette giorni. Infine militari dell’Arma dei carabinieri in azione pure all’istituto scolastico Ceconi, di via Manzoni nel capoluogo friulano, dove era stata rinvenuta dagli addetti alle pulizie, all’interno di un’aula destinata ad attività scolastiche per tutte le classi, una bustina contenente 2 grammi di marijuana,. La droga rinvenuta dai militari è stata anche sottoposta a sequestro da parte dei carabinieri.

coperto dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Udine il presunto piromane dei rifiuti. Si tratta di un ragazzo di ventun’anni, cittadino del Gambia, ritenuto dagli investigatori dell’Arma responsabile di aver incendiato immondizie che aveva prelevato da un cassonetto in via Marco Volpe. Il giovane è risultato tra l’altro irregolare sul territorio nazionale, poiché inottemperante al decreto di espulsione già emesso dal Questore di Udine. I militari dell’Arma udinese hanno individuato poi la donna di 62 anni che nei giorni scorsi aveva pagato il conto in un bar di Udine con una banconota da 50 euro, poi risultata falsa. I carabinieri sono arrivati a lei grazie alle immagini della videosorveglianza. Èstata riconosciuta anche tramite un rilievo fotografico da alcuni testimoni. È stata denunciata a piede libero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino