Violenta una tredicenne, indosserà il braccialetto elettronico

Violenta una tredicenne, indosserà il braccialetto elettronico
BOVOLENTA - Ha ammesso le proprie responsabilità. Si è però difeso sostenendo di non conoscere l’età della ragazzina. Purtroppo nel periodo in cui ha ospitato la minore...

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BOVOLENTA - Ha ammesso le proprie responsabilità. Si è però difeso sostenendo di non conoscere l’età della ragazzina. Purtroppo nel periodo in cui ha ospitato la minore a casa sua quest’ultima non aveva ancora compiuto il quattordicesimo anno d’età. Atti sessuali e corruzione con minorenne. Sono le accuse per le quali M.M., 34enne disoccupato, residente a Bovolenta, ha patteggiato due anni e sei mesi di reclusione. Il giudice Lara Fortuna ha confermato la misura degli arresti domiciliari. Il giovane, difeso dall’avvocato Danillo Taschin, ha dato la sua disponibilità ad indossare il braccialetto elettronico quando lo strumento diventerà operativo anche sul territorio padovano. Il gip gli ha concesso infatti di potersi allontanare da casa per due ore al giorno per ragioni di lavoro.


I fatti risalgono all’estate scorsa. All’epoca il giovane era entrato in contatto via Internet con una donna residente nella zona di Mestre. Aveva confessato all’interlocutrice la sua passione innata per i motorini. I due si erano incontrati. Era stato lui ad invitarla a casa. Le aveva proposto di lavorare con lui nella sua officina. Alla fine di giugno la donna si era trasferita armi e bagagli nel padovano assieme alla figlia tredicenne. Oltre al lavoro avevano trovato pure ospitalità. Al punto che il terzetto dormiva nella stessa stanza. Il meccanico e la minorenne nel letto matrimoniale, la madre della ragazzina in un letto singolo. Lo strano "menage à trois" aveva funzionato bene per un paio di settimane. Fino al sabato sera in cui si sarebbe verificata la violenza sessuale. La donna si era allontanata da casa lasciando la figlia sola con il 34enne. L’indomani la ragazzina aveva riferito di aver subìto una sorta di iniziazione. M.M. l’aveva costretta a vedere un film pornografico assieme a lui. Nell’occasione le aveva insegnato alcune pratiche erotiche. Madre e figlia avevano lasciato la casa di Bovolenta. Si erano presentate al commissariato di Chioggia a sporgere denuncia. Sulla scorta del rapporto della polizia il pm Giorgio Falcone aveva ottenuto gli arresti domiciliari per il 34enne.





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Il Gazzettino