Musica in piazza con 500 ragazzi, scoppia la maxi rissa: il sindaco interviene a fare da paciere Video

PIOVE DI SACCO - Botte in strada, residenti alla finestra a filmare. Fine settimana da dimenticare a Piove di Sacco sul fronte della sicurezza e del senso civico. Sabato sera...

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PIOVE DI SACCO - Botte in strada, residenti alla finestra a filmare. Fine settimana da dimenticare a Piove di Sacco sul fronte della sicurezza e del senso civico. Sabato sera all’altezza del capolinea dell’autobus si è verificata una furibonda rissa tra giovanissimi. A scatenarla sarebbero stati futili motivi, aggravati dalla smodata assunzione di bevande alcoliche. Campanilismi tra bande di giovanotti provenienti da fuori Piove di Sacco che non aspettavano altro che scattasse la scintilla per dare sfogo alla propria rabbia repressa.



IL RAID
Se sabato sera i residenti hanno dovuto assistere a scazzottate in strada senza poter far nulla per bloccarle, l’altra sera i disagi hanno riguardato la zona di piazzetta Carlo Rosso dove si trova un noto locale e via Europa dove ha sede un negozio di alimentari multietnico. Proprio il locale di piazzetta Carlo Rosso, per attirare clientela e ravvivare il centro ha invitato un noto dj per divertirsi tutti insieme a tempo di musica. Peccato che l’arrivo del dj abbia coinvolto almeno 500 giovani provenienti da tutto il Piovese, ma anche dal Veneziano, Dolo e Stra. Dopo le prime lamentele giunte al 112, il sindaco di Piove di Sacco Davide Gianella e 4 pattuglie dei carabinieri hanno cominciato un conciliabolo con i gestori dei locali dove si erano formati assembramenti, con l’obiettivo di allentare la morsa della tensione.

«Sono rimasto a stretto contatto con i carabinieri e la polizia locale dalle 20 fino a tarda notte. Come prima cosa ci siamo recati in via Europa in un negozio di kebab chiedendo gentilmente ai proprietari se era possibile chiudere con un po’ di anticipo visto il volume di giovani che si aggirava nell’area. Stessa cosa - ha proseguito il primo cittadino - abbiamo fatto con i gestori del locale “Civico 8”. Tutti gli esercenti a cui abbiamo chiesto collaborazione sono stati eccezionali e hanno capito che la situazione rischiava di sfuggire di mano». Sul fatto che i giovani in festa sono risultati quasi tutti minorenni e che molti di loro avevano ingurgitato alcol in quantità impressionante, il primo cittadino a così concluso: «Chiedo un aiuto enorme alle famiglie affinchè insegnino ai propri figli le più elementari regole di vita, per scongiurare episodi spiacevoli. La situazione è rientrata alla normalità alle 23 e trovo assurdo che un ragazzo che il giorno dopo deve andare a scuola si trovi ancora in piazza a bere e fare baldoria in branco». 


LE CONSEGUENZE


Su possibili provvedimenti di natura amministrativa e penale il sindaco è rimasto cauto: «È inevitabile che qualcuno potrebbe aver somministrato alcolici a minorenni e questo non è consentito dalla legge. Non è compito mio avventurarmi in queste considerazioni, ma sono certo che le forze dell’ordine faranno tutti gli accertamenti del caso». Sicuramente più pesante il commento dell’ex candidato sindaco leghista Andrea Recaldin, attuale consigliere comunale in minoranza: «Non sono abituato a vedere certe immagini nella nostra Piove di Sacco. Ringrazio le forze dell’ordine per il pronto intervento, ma dopo queste scene un tema politico a Piove di Sacco si pone: promuovere iniziative e favorire l’installazione di telecamere va benissimo, ma un controllo capillare dei punti più sensibili della città è fondamentale. Il pugno di ferro verso i responsabili di questi tafferugli o di chi, per inerzia o altro, non ha fatto come avrebbe dovuto il suo dovere e mi riferisco ai gestori di locali, è il minimo sindacale: i cittadini non possono essere sotto scacco di questa teppaglia». 
 

 

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Il Gazzettino