«Devi assumere mia figlia»: botte fuori dal bar, 43enne in ospedale

«Devi assumere mia figlia»: botte fuori dal bar, 43enne in ospedale
JESOLO - Prima una discussione accesa, poi qualche probabile minaccia e infine le botte. Scene da far west sabato sera all'angolo tra viale Oriente e via Leonardo da...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
JESOLO - Prima una discussione accesa, poi qualche probabile minaccia e infine le botte. Scene da far west sabato sera all'angolo tra viale Oriente e via Leonardo da Vinci, a pochi metri di distanza da piazza Torino. Il caos è scoppiato attorno alle 22.40, all'esterno del bar Filly dove un uomo, un cittadino romeno di 43 anni, L.A., è rimasto ferito alla testa: soccorso dal personale del 118 è stato trasferito all'ospedale dell'Angelo di Mestre dove si trova ricoverato con una prognosi di 35 giorni.


Tutto sarebbe successo quando nel locale si è presentato il 43enne, forse assieme ad altre due persone, chiedendo di parlare con il titolare dei locale, M.C. Una discussione diventata da subito accesa e probabilmente legata alla figlia dell'uomo che fino a poche ore prima aveva lavorato, in prova, in quello stesso bar. «Il padre della ragazza ci aveva proposto di assumere la figlia ha raccontato ieri M.C., dando la sua versione dei fatti sentito il mio commercialista le abbiamo fatto un contratto per 20 giorni: la sua preparazione però non corrispondeva alle aspettative e allo stesso tempo lei mi chiedeva di assumere anche il fidanzato»...
 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino