Marchese group, sequestro di beni per 15 milioni, c'è anche una ditta al "Catullo"

Marchese group, sequestro di beni per 15 milioni, c'è anche una ditta al "Catullo"
 Beni per un valore di 15 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla direzione investigativa antimafia su ordine della sezione misure di prevenzione del tribunale di...

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 Beni per un valore di 15 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla direzione investigativa antimafia su ordine della sezione misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta, all'imprenditore catanese Rosario Marchese, di 31 anni, ritenuto «contiguo» al clan mafioso dei Rinzivillo di Gela. Da gestore di un bar, con la moglie, sarebbe diventato in pochi anni un ricco imprenditore. A Marchese, che vive a Brescia (in dove risulta sottoposto a sorveglianza speciale e a obbligo di soggiorno), sono state sequestrate 11 società e 2 ditte individuali, con sedi a Milano, Torino, Verona, Roma, Brescia, Bergamo  e a Gela, operanti nei settori della consulenza amministrativa, finanziaria e aziendale, della sponsorizzazione di eventi e del marketing sportivo, del noleggio di auto, barche ed aerei, del commercio all'ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi, di studi medici specialistici, della fabbricazione di apparecchiature per illuminazione e della gestione di bar.


Sequestrato anche uno dei capolavori del XVII secolo del pittore fiammingo Jacob Jordaens, del valore commerciale di 6 milioni di euro che faceva bella mostra nella sede della sua holding, la Marchese Group spa, al n.8 di via Montenapoleone, a Milano. La Dia ha apposto i sigilli inoltre a una sala «Vip Lounge» e una società di noleggio di vetture di lusso che Marchese aveva avviato presso l'aeroporto Valerio Catullo di Verona, a 5 edifici in varie regioni e a una società con sede a Roma, che cura sponsorizzazioni e partecipazioni a prestigiosi campionati monomarca di auto da competizione. Sequestrati anche 50 rapporti bancari. Per il tribunale nisseno e la direzione investigativa antimafia il repentino incremento della ricchezza di Marchese è ritenuto «anomalo» rispetto ai redditi dichiarati e di sospetta provenienza illecita. Marchese risulta già coinvolto in precedenti operazioni anticrimine denominate «Cash flow» e «Cruis».
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Il Gazzettino