Bosco dello sport, impennata delle spese: il rincaro dei materiali supera già i 24 milionii

Bosco dello sport, impennata delle spese: il rincaro dei materiali supera già i 24 milioni
Si sta dibattendo dell'accordo di programma per il cosiddetto Bosco dello sport a Tessera e già arrivano i primi, inevitabili, aumenti legati al rincaro dei materiali...

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Si sta dibattendo dell'accordo di programma per il cosiddetto Bosco dello sport a Tessera e già arrivano i primi, inevitabili, aumenti legati al rincaro dei materiali da costruzione. Ieri in commissione, l'assessore al Bilancio Michele Zuin rispondendo alle domande dei consiglieri nella seconda delle diverse giornata di "maratona" verso la ratifica, ha evidenziato i numeri.


MAGGIORI COSTI
«Si tratta in totale di 24 milioni 762mila euro - ha detto - legati al caro materiali. Di questi solo 4 milioni 276mila euro dobbiamo ancora iscriverli a bilancio e lo faremo con la prima variazione dell'anno».
Si tratta dei maggiori costi per la realizzazione dello stadio, per i quali comunque il Comune non impiegherà ulteriori risorse proprie, come ha spiegato il direttore dell'area Bilancio, Nicola Nardin: «Per il caro materiali è stato istituito un fondo nel bilancio dello Stato per opere indifferibili e attuati con Pnrr, al quale possono accedere tutti i Comuni presentando istanza per opere da bandire entro primo semestre. Così si è fatta la richiesta per lo stadio». Molto critico l'intervento del consigliere di Terra e Acqua, Marco Gasparinetti: «Di questi 24 milioni 762mila euro ben 17,465 milioni per il solo palasport, che passerà alla storia come il più caro d'Italia. Costi totali a carico del contribuente: siamo già arrivati a 308 milioni e rotti. Basteranno?».
Gli altri costi aggiuntivi riguardano la viabilità interna (circa 2 milioni 600mila euro) e la parte verde (420mila euro).


I DEBITI
Oltre ai soldi del Pnrr e ai fondi messi direttamente dal Comune, sarà contratto un mutuo di 29 anni per 95 milioni di euro per la realizzazione delle opere sportive. Lo stesso Gasparinetti ha sollevato la questione dei maggiori costi per l'attuale e le prossime amministrazioni comunali, in un panorama di tassi al rialzo: «Possiamo sapere a quali condizioni il prestito è stato negoziato?». Alla domanda ha risposto Nardin: «Andremo a stipulare con Cassa depositi e prestiti un mutuo flessibile, con la possibilità di ridurre l'esposizione nel caso ci fossero in futuro le risorse a disposizione. Tra l'altro, questo mutuo, sarà configurato all'inizio come un castelletto ( una sorta di fido bancario) cui attingere quando se ne presenterà la necessità. Nella prima parte, però, si utilizzeranno prima tutte le risorse statali». Quanto alla disponibilità materiale dei fondi Pnrr (93 milioni), chiesta dal consigliere Giovanni Andrea Martini, il dirigente ha risposto che nelle casse del Comune è arrivato il 10 per cento per ora, come previsto.


BY PASS TESSERA


Un'altra cosa è stata chiarita: il by pass di Tessera non è sparito dalle carte. Il direttore dell'Urbanistica, Danilo Gerotto ha spiegato la situazione: «La Regione non dice che non si fa più il by pass, ma che bisogna verificare alternative a quel percorso per fare quello giusto da fare. In questo momento il Consiglio dovrà valutare opzioni diverse che diminuiscano gli impatti sul forte e quant'altro. È possibile anche nessun by pass? Certo, il Consiglio è sovrano ma in questo momento non c'è questa condizione ed eventualmente bisognerà aggiungerla».

 

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Il Gazzettino