Boscaiolo ucciso da un cavo di acciaio. Lavorava "in nero": gettato in un dirupo

Vitali Mardari
BELLUNO/TRENTO - I carabinieri hanno denunciato il titolare di un'impresa boschiva per i reati di omicidio colposo con violazione delle norme per la prevenzione degli...

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BELLUNO/TRENTO - I carabinieri hanno denunciato il titolare di un'impresa boschiva per i reati di omicidio colposo con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e frode processuale. La denuncia è relativa ad un infortunio mortale cui era rimasto vittima un mese fa un operaio moldavo di 28 anni,  Vitali Mardari,  il cui corpo era stato trovato nei boschi di Sagron Mis, nel Primiero. Secondo l'accusa l'operaio lavorava «in nero».


Dai primi rilievi, gli investigatori avevano notato alcune incongruenze relative all'incompatibilità delle lesioni riportate dal boscaiolo rispetto alla zona in cui era stato trovato il corpo. L'ipotesi che l'infortunio mortale si fosse verificato in un luogo diverso da quello del rinvenimento della salma è stato avvalorata da una serie di testimonianze. Dalle indagini dei carabinieri è quindi emerso che il giovane era stato colpito da un cavo in acciaio durante l'installazione di una teleferica.

Giunto sul posto, il titolare della ditta avrebbe caricato il corpo sull'auto della vittima e l'avrebbe quindi lasciato ad una distanza di alcune centinaia di metri nei pressi di un dirupo appoggiando sulla salma alcuni tronchi
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Il Gazzettino