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BOSARO - Un rogo nella notte, sulla porta del locale caldaia del municipio di Bosaro. Un incendio voluto, appiccato con combustibile, probabilmente benzina, che sembrerebbe aver avuto l’intento preciso di provocare danni. Perché dietro a quella porta, sul lato sinistro dell’edificio di piazza Madonna San Luca, c’è la caldaia alimentata a metano e se il fuoco non fosse stato spento in tempo, il rischio di un’esplosione sarebbe stato concreto. Quella che in un primo momento poteva quindi apparire come una ragazzata, dai primi accertamenti pare essere risultato un gesto grave e preoccupante. Ferma la condanna dell’accaduto da parte del sindaco Daniele Panella: «Se qualcuno ha cercato di intimidirci o provocare, ha sbagliato indirizzo. Anzi, mettiamo in guardia chi ha compiuto un simile atto: andremo fino in fondo».
INDAGINI IN CORSO
Parole che fanno ben capire che la questione non può essere derubricata a un banale incidente o all’atto vandalico di qualche ragazzino ubriaco.
«Abbiamo già fatto i primi sopralluoghi – spiega il sindaco Panella - La gravità è emersa quando abbiamo aperto la porta in ferro del locale caldaia, del tutto affumicata, con i documenti che si trovavano lì andati distrutti. Sembra che sia stato versato del liquido all’interno, dalle feritoie della porta e che poi sia stato appiccato il fuoco. Non una ragazzata. I carabinieri stanno indagando. In apparenza il gesto denota una certa perizia, perché il punto è abbastanza isolato e se fosse stata coinvolta la caldaia poteva essere molto pericoloso. Se era un gesto dimostrativo si poteva farlo davanti alla porta principale o su quella delle biblioteca, qui si è puntato a fare danni pesanti. Non ho proprio idea di chi possa aver fatto una cosa così grave». Un sospetto potrebbe venire dall’entrata in funzione, proprio 24 ore dopo, del nuovo autovelox sulla Statale 16, sulla corsia in direzione Rovigo, all’altezza del ponte sul Collettore Padano, ma il sindaco lo esclude: «Intanto non è ancora in funzione, quindi nessuno può aver già preso multe. Ma, soprattutto, non c’è stata contrarietà all’installazione, preceduta da ampia informazione e da una sperimentazione che ha mostrato come circa il 98% dei passaggi sia stato sotto al limite». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino