Borseggiatrici seriali sui bus: in manette la seconda complice

Borseggiatrici seriali sui bus: in manette la seconda complice
TRIESTE - Si è conclusa a Varsavia la fuga della borseggiatrice complice di una cittadina bulgara - arrestata qualche giorno fa a Londra - per reati di furto con destrezza...

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TRIESTE - Si è conclusa a Varsavia la fuga della borseggiatrice complice di una cittadina bulgara - arrestata qualche giorno fa a Londra - per reati di furto con destrezza commessi in città nell'estate dello scorso anno. Georgieva Rositsa Goranova - classe 1984 - insieme a Ivanova Sabka Vasileva era stata l'autrice di numerosi borseggi a danno di persone anziane compiuti a bordo degli autobus: dopo essere state smascherate, le due ladre si erano separate dandosi alla macchia e cambiando probabilmente luogo in cui mettere in atto la loro attività delittuosa. Da Gip di Trieste era stata emessa la misura cautelare della detenzione in carcere per entrambe e a maggio di quest'anno la Goranova è stata arrestata all'aeroporto di Bologna mentre rientrava in Italia, con un volo proveniente da Sofia.  Dopo un'iniziale detenzione al carcere di via Coroneo, alla donna era stata concessa la detenzione domiciliare dalla quale aveva ben presto fatto perdere le proprie tracce, incorrendo così nel reato di evasione. A metà luglio, la ricercata era incappata in un controllo di polizia alla frontiera tra Serbia e Ungheria, mentre la stessa, probabilmente in fuga dall'Italia, cercava di rientrare in Bulgaria attraverso l'ex Yugoslavia.


Il Gip di Trieste ha così emesso nei suoi confronti, al pari della socia poi arrestata a Londra, un mandato di cattura internazionale.  La cittadina bulgara, ignara dell'esistenza di un mandato di cattura internazionale che gravava su di lei, sicuramente nella convinzione di averla fatta franca, è stata sorpresa all'aeroporto di Varsavia quando, con un volo da Sofia cercava di entrare in territorio polacco. Anche per la Goranova l'esistenza del mandato di cattura europeo ha permesso alla polizia di frontiera polacca di procedere al suo arresto: nei confronti della donna - che per i reati commessi rischia una pena fino a 10 anni di carcere - sono state immediatamente avviate le pratiche per l'estradizione affinché nei suoi confronti sia esercitata l'azione penale per i borseggi commessi a Trieste. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino