Studenti meritevoli, al Planck di Lancenigo bonus e sconti: «E presto toglieremo i voti»

TREVISO - <WC1>Sconti per gli studenti più bravi. E in prospettiva il sogno di una scuola senza voti. O, almeno, senza verifiche in cui giocarsi in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - <WC1>Sconti per gli studenti più bravi. E in prospettiva il sogno di una scuola senza voti. O, almeno, senza verifiche in cui giocarsi in modo secco la sufficienza o l’insufficienza. Mentre grazie all’apertura della nuova aula della mediazione si punta già alla revisione di note, rapporti e sospensioni, fino al loro azzeramento, se possibile. Il Planck di Lancenigo è un vero e proprio laboratorio. <WC>«<WC1>Non credo esistano altre situazioni nelle quali le persone sono costantemente giudicate come a scuola. Bisognerebbe togliere questa cosa. Il sistema della valutazione va ripensato <WC>-<WC1>mette in chiaro la preside Emanuela Pol<WC>-<WC1> con il Pnrr si chiede di rivedere la didattica.<WC>


NUOVA OTTICA
È<WC1> l’occasione giusta per guardare alla valutazione in un’ottica diversa. Bisogna ripensare il concetto stesso di verifica: il ragazzo non deve essere messo costantemente di fronte a quella che sembra una punizione<WC>»<WC1>. Vuol dire far sparire i voti come si conoscono oggi. Per il momento il Planck non ha attivato percorsi in questo senso. Ma adesso non è escluso che si arrivi a condividere una sperimentazione. <WC>«<WC1>Il concetto è che la prestazione deve essere segmentata. Dato che si ragiona per competenze, un ragazzo deve sapere quali abilità ha acquisito e su quali deve ancora lavorare. Dovrebbe essere un processo che dà consapevolezza di dove si è arrivati <WC>-<WC1>specifica la dirigente<WC>-<WC1> purtroppo oggi la scuola italiana è ancora concepita come scuola di massa, dove il docente spiega e lo studente ripete le stesse parole. Tanto meglio se uguali. <WC>È<WC1> un aspetto che va ripensato. Senza continuare ad aggiungere contenuti. La storia, ad esempio, non può partire sempre dal Neolitico. Bisogna dare strumenti per capirla e vederla non solo in senso cronologico, ma magari in modo tematico o con approcci didattici nuovi<WC>»<WC1>.<WC>


LA CERIMONIA DEL 6 MAGGIO
<WC1>Intanto però i voti inevitabilmente contano. La conferma arriva anche dai bonus previsti dal Planck per i ragazzi considerati meritevoli. Quelli con la media che supera il 7 ricevono un assegno dal valore compreso tra 15 euro e 150 euro. Il pezzo di carta non si trasforma in moneta sonante, ma in sconti mirati. Gli studenti possono usarlo per vedersi ridurre il contributo che si versa alla scuola all’inizio dell’anno (pari appunto a 150 euro), la quota per la gita o il costo delle certificazioni linguistiche. La prossima “Giornata del merito”, dedicata ai più bravi, è prevista per il 6 maggio. <WC>«<WC1>Penso sia giusto educare i ragazzi al merito e all’eccellenza<WC> -<WC1>sottolinea Pol<WC>- <WC1>Si può discutere sull’opportunità di dare soldi in contanti oppure dei buoni. Noi abbiamo previsto sconti con finalità precise e con risvolti culturali <WC>-<WC1>aggiunge<WC>-<WC1> bisogna incoraggiare i ragazzi che si impegnano molto. E non è vero che questi soldi vanno solamente a coloro che hanno i mezzi o che provengono da determinate famiglie<WC>»<WC1>. Di pari passo è già iniziato il percorso verso la revisione di note, rapporti e sospensioni. L’altro ieri il Planck ha consegnato i primi diplomi di “mediatori tra pari” a 15 studenti delle classi terze che hanno seguito un corso di formazione di 20 ore.<WC>


L’ARTE DELLA MEDIAZIONE


O<WC1>ra in via sperimentale, e da settembre a regime, tocca a loro cercare di risolvere conflitti, litigi e atteggiamenti aggressivi tra i ragazzi, in modo bonario, comprendendo e soprattutto facendo comprendere, senza arrivare a delle sanzioni. La parola d’ordine è prevenzione. E si pensa in grande. <WC>«<WC1>I casi di tensioni, stress e ansia sono aumentati. Ci sono anche scontri fisici, pur non ancora in maniera preoccupante <WC>-<WC1>evidenzia la preside<WC>-<WC1> la mediazione rappresenta uno strumento alternativo, capace di far riflettere sul piano educativo. Così le competenze di cittadinanza vengono davvero sperimentate sul campo<WC>»<WC1>. La strada sembra segnata. <WC>«<WC1>Con la mediazione abbiamo aperto una <WC>nuova <WC1>frontiera. L’idea ora è di ripensare, come collegio, anche tutto il regolamento di disciplina <WC>-<WC1>conclude Pol<WC>-<WC1> fino ad oggi lo schema è stato netto: ci sono le regole, qualcuno le viola, scatta la sanzione. Adesso le cose possono essere rimodulate. E questo proprio grazie al lavoro che viene fatto sulla prevenzione<WC>»<WC1>. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino