ADRIA - La ditta Dema di Mesola, con un importo di 190mila euro, pari ad un ribasso percentuale del 17,82% sull’importo posto a base di gara si è aggiudicata i...
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LE ESCLUSIONI
La Dema si era classificata terza ma le prime due sono state escluse per un prezzo ritenuto da palazzo Tassoni anomalo. Alla ditta prima classificata, una società di Messina, il Comune aveva chiesto la formulazione, per iscritto, delle spiegazioni sul prezzo o sui costi proposti, sulla base di un giudizio tecnico sulla congruità, serietà, sostenibilità e realizzabilità dell’offerta che presentava un ribasso del 28,49%. In seguito all’esito infruttuoso della richiesta, era stata formulata la stessa richiesta ai secondi classificati, un’azienda di Napoli che aveva proposto un ribasso del 26,24%. Anche qui nessuna risposta. Anche l’offerta della Dema, in un primo momento, era stata ritenuta inferiore alla soglia di anomalia. La ditta poi ha fornito la documentazione integrativa richiesta.
VICENDA TRAVAGLIATA
La vicenda ex Caffaro ha un decorso ultra decennale e si protrae dal marzo del 2001. Nel primavera del 2001, infatti, era stata effettuata una indagine preliminare nel sito al fine di individuare eventuali contaminazioni esistenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque di falda: era stata riscontrata la presenza di rame e nichel.
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Il Gazzettino