A 50 anni muore Alessio, il bomber da 300 gol: le sue punizioni incubo dei portieri

Alessio Molinari
MARTELLAGO - Lutto nel mondo del calcio: è mancato a soli 50 anni Alessio Molinari, di Maerne, centravanti di razza che ha militato in tante squadre dilettantistiche...

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MARTELLAGO - Lutto nel mondo del calcio: è mancato a soli 50 anni Alessio Molinari, di Maerne, centravanti di razza che ha militato in tante squadre dilettantistiche venete. Molinari mercoledì era stato colto da un infarto: i medici della Cardiologia di Mirano lo avevano salvato e oggi doveva essere operato, ma ieri mattina un aneurisma all'aorta gli è stato fatale. Alessio era originario e ha vissuto per anni a Martellago, dove fin da ragazzino ha iniziato a coltivare la passione del pallone.


Sinistro naturale, era una punta rapace e uno specialista dei calci da fermo: le sue punizioni erano l'incubo dei portieri. Le sue qualità erano state notate anche da osservatori di club professionistici, per i quali ha effettuato vari provini, ma la lunga carriera si è sviluppata soprattutto nelle serie dei dilettanti, dalla 1. Categoria alla Serie D. Una signora carriera: Molinari ha realizzato oltre 300 gol e per cinque anni di fila si è aggiudicato la Coppa Bomber, che era anche il suo soprannome, diventando un idolo per le tifoserie di Martellago, Maerne, Noale, Dolo, Bassano, Casalserugo e altre ancora. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, ha continuato a giocare in team amatoriali ed ha allenato le giovanili di alcune società, come il Malcontenta. Ultimamente lavorava nell'impresa di giardinaggio del cognato, a Mira; abitava con l'anziana mamma a Maerne.
«Una persona buona, allegra e di compagnia: mai visto arrabbiato» - lo ricorda commossa la sorella Francesca. Molinari, che non aveva figli, lascia nel dolore la mamma Laura, le sorelle Antonella, Lucia e Francesca e i nipoti e un grande vuoto in tutti coloro che lo ammiravano e gli volevano bene, a partire dai tanti compagni di squadra avuti negli anni del calcio. Non ancora fissati i funerali che si terranno in chiesa a Martellago.
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Il Gazzettino