Bomba-day, ronde anti sciacalli: domenica la città sarà deserta

Domenica 3500 persone saranno evacuate per il bomba-day
MESTRE - Per una mattinata un intero settore della città sarà deserto. Case, aziende, negozi: l’evacuazione di massa per il “bomba day” di domenica...

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MESTRE - Per una mattinata un intero settore della città sarà deserto. Case, aziende, negozi: l’evacuazione di massa per il “bomba day” di domenica 2 febbraio, con 3.500 persone trasferite al palasport Taliercio, porterà un clima surreale da paese fantasma. Strade e abitazioni vuote, però, sono anche la condizione ideale per i ladri. Totale campo libero, vie di fuga infinite, interi condomini incustoditi: il rischio di vedere bande di predoni in azione nel momento dell’emergenza è troppo alto. Per questo motivo, quindi, su indicazione della prefettura, i carabinieri disporranno un servizio di pattuglie anti sciacallaggio.


Il documento: DIRETTIVA BONIFICA

Verranno potenziati i controlli, quindi, nelle aree interessate dall’evacuazione per evitare che a qualcuno possa venire in mente di approfittare della situazione. Un servizio già sperimentato in altre condizioni di emergenza, come avvenuto per esempio in Riviera del Brenta nel luglio del 2015, nel post tornado che devastò diverse zone di Pianiga, Dolo e Mira. Questa situazione sarà ancora più singolare rispetto a quella di allora: senza un adeguato servizio di sicurezza, infatti, il rischio di colpi a catena è estremamente alto. 

Bomba-day, ecco il piano, sveglia all'alba: al Taliercio 3.500 evacuati


Intanto procedono i lavori e gli incontri per organizzare l’evacuazione. Ieri si è tenuta una conferenza di servizi in Comune, oggi si terrà un ulteriore incontro propedeutico al nuovo vertice previsto in prefettura per domani, quello che dovrebbe fornire tutti i dettagli necessari a chiudere il piano operativo. Oggi il Comune preparerà dei volantini per informare la cittadinanza, perché anche le cose apparentemente più banali dovranno essere messe nero su bianco. Si è deciso di operare di domenica per creare il minor danno possibile, ma alcuni disagi saranno inevitabili: le operazioni di disinnesco devono avvenire in determinate condizioni di luce per facilitare il più possibile i lavori degli artificieri. Inoltre l’operazione di sgombero, di notte, a gennaio, sarebbe decisamente troppo complicata (e invasiva per i residenti). Le persone, al Taliercio, non potranno arrivarci con mezzi propri per non rischiare ingorghi o intasamenti: il trasporto sarà a carico del servizio di sicurezza, con pulmini e mezzi della protezione civile e delle varie associazioni che si sono messe a disposizione della comunità. La Croce rossa avrà in carico il trasporto dei malati. Al Taliercio verrà offerto un servizio di assistenza e accoglienza agli sfollati, con cibo e acqua. Il “tutti fuori” dovrebbe chiudersi entro le 12.  Oggi verrà anche stilata l’ordinanza del Comune, in cui verranno ufficializzati anche gli orari degli ultimi treni e autobus prima che parta il blocco. Tra le 7 e le 7.10 comunque dovrebbero partire le ultime corse di qualunque bus (non solo Actv, anche le altre società di trasporti che fanno scalo a Venezia) da piazzale Roma e i convogli da Santa Lucia. Da Mestre, invece, la viabilità ferroviaria non avrà nessun tipo di controindicazione. Il divieto di sorvolo su tutta l’area sarà dalle 8.30 alle 12.30. Terminate le operazioni di sgombero, si accenderà la luce verde per gli artificieri del genio guastatori di Legnago che potranno iniziare il disinnesco. Il despolettamento non dovrebbe andare oltre le 11, orario in cui si prevede di caricare l’ordigno a bordo della nave della marina militare per la seconda fase del trasporto in mare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino