Bocconi avvelenati, è allarme a Riese Pio X. L'appello del sindaco Matteo Guidolin: «Tenete i cani al guinzaglio e occhi aperti»

Bocconi avvelenati, è allarme a Riese Pio X. L'appello del sindaco
RIESE PIO X (TREVISO) - Allarme a Riese per gli episodi di avvelenamento perpetrati ai danni di animali domestici. Dopo la triste vicenda che ad inizio settimana aveva visto...

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RIESE PIO X (TREVISO) - Allarme a Riese per gli episodi di avvelenamento perpetrati ai danni di animali domestici. Dopo la triste vicenda che ad inizio settimana aveva visto il barboncino Zoe morire a seguito dell’ingerimento di un boccone letale lungo la pista ciclabile, mentre un altro cagnolino era riuscito miracolosamente a salvarsi, nel territorio si stanno susseguendo accadimenti simili. Riproponendo nei fatti quanto già accaduto negli anni scorsi, quando per un periodo si era diffusa in zona una sorta di paura collettiva nel portare a spasso i propri animali. Intanto ieri, a conferma di una situazione che rischia di allargarsi a macchia d’olio, sulla chat di messaggistica Whatsapp del Comune è apparsa una specifica comunicazione che mette in guardia i residenti.

L'appello: «Tenete i cani a guinzaglio»

«Si avvisa la cittadinanza che sono stati segnalati numerosi casi di avvelenamento di animali domestici tramite bocconi avvelenati in alcune vie del centro – si legge nella nota - si invita quindi a fare la massima attenzione e a tenere al guinzaglio i propri animali domestici per evitare avvelenamenti. Si chiede a tutta la popolazione la massima collaborazione per segnalare persone o condotte sospette. Le segnalazioni potranno essere fatte all’ufficio di Polizia locale di Riese Pio X o personalmente (recandosi in Casa Carraro, via Schiavonesca n. 13) oppure inviando e-mail a polizia.locale@marcaoccidentale.it». Dunque un chiaro appello a tenere gli occhi ben aperti quando si va in passeggiata con l’animale d’affezione. Segno che la situazione denunciata nei giorni scorsi anche ai Carabinieri della locale stazione potrebbe non essere un fatto isolato, ma rivelarsi invece il sintomo di un fenomeno di differente natura, più esteso e preoccupante per la comunità. Ovverosia il gesto di una mente malata, come indicato all’indomani dell’episodio anche dal sindaco Matteo Guidolin, che aveva sottolineato il non secondario aspetto penale. «E’ quasi un atto dovuto aver pubblicato l’avviso ai cittadini di stare attenti – spiega il primo cittadino – la sensibilità nei confronti degli animali domestici è sicuramente aumentata rispetto al passato. Il cane o il gatto sono “di famiglia”. Al di là di questo non ho grandi aspettative di ricevere segnalazioni o dettagli sull’autore di questi gesti. Mi sono confrontato con il comandante della stazione dei Carabinieri e vedremo se si riuscirà ad arrivare a qualcosa, di certo abbiamo poche armi a disposizione».

Il precedente

L’incubo di qualche anno fa, quando alcuni cani erano morti per una serie di episodi simili, potrebbe dunque ripresentarsi. Anche se in quell’occasione, in seguito alle indagini dei militari che avevano individuato dei sospetti, il fenomeno si era praticamente azzerato. Secondo alcuni l’autore degli avvelenamenti aveva soltanto spostato il suo raggio d’azione. Ora però il cosiddetto “serial killer” dei cani potrebbe essere ritornato a colpire. 

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Il Gazzettino