Boccone avvelenato, trovata morta la gattina dell'ex sindaco Floriano Zambon

Pesca, la gattina dell'ex sindaco Floriano Zambon uccisa da un boccone avvelenato
CONEGLIANO - L’hanno trovata morta, non lontano da casa, e nulla hanno potuto fare per salvarla. Pesca, la gattina di cui la famiglia dell’ex sindaco Floriano Zambon...

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CONEGLIANO - L’hanno trovata morta, non lontano da casa, e nulla hanno potuto fare per salvarla. Pesca, la gattina di cui la famiglia dell’ex sindaco Floriano Zambon si era presa cura e affezionata, ha ingoiato un boccone avvelenato, usato come esca. È successo nella zona della borgata di San Pierin nella frazione collinare di Scomigo, dove l’ex sindaco risiede da diversi anni, suscitando sdegno e indignazione. Quella dei bocconi avvelenati è un’usanza dura a morire. In passato in zona era successi altri casi simili. Zambon ha voluto condividere quest’atto di crudeltà ieri mattina sui social dopo aver denunciato l’episodio al Commissariato di via Maggior Piovesana. «Ritengo che il livello di civiltà di una comunità si misuri anche dal rispetto che ha per gli animali. E fatti come questo dimostrano che a Conegliano c’è ancora tanto da fare» ha scritto in un post, che ha ricevuto moltissimi consensi, in quanto si tratta di un problema diffuso. I gatti, oltre che i cani, sono tradizionalmente animali di compagnia, affezionati ai loro padroni. 


LA DENUNCIA 

«Ho deciso di sporgere denuncia per l’accaduto, e lo ho già fatto, al commissariato di polizia, perché le forze dell’ordine, pur impegnate in altre importanti operazioni, come purtroppo risulta dalla cronaca di questi giorni, anche se non ho alcuna prova per incolpare qualcuno, possano individuare lo spregevole o gli spregevoli personaggi che operano in zona San Pierin a Scomigo». A questa gattina la famiglia Zambon era particolarmente legata. «Pesca era una dolcissima micetta trovatella che la mia famiglia e io avevamo deciso di accogliere e adottare ed era diventata la gioia di tutti». La gattina non veniva tenuta esclusivamente in casa, ma le veniva concessa la libertà di uscire nel giardino e di spostarsi in altre proprietà, dove probabilmente ha trovato l’esca avvelenata che la ha uccisa, come è risultato dalla perizia che è stata eseguita sul suo corpicino.


L’ALLARME

A trovarla esanime è stato un vicino, che ha subito avvertito la famiglia Zambon. Con tutta probabilità, la gattina, che aveva ingoiato un boccone avvelenato, sentendosi male, aveva cercato di tornare nella casa dei suoi padroni, ma non ce l’ha fatta ad arrivarci. 

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Il Gazzettino