Blitz dei centri sociali contro i varchi per controllare il flusso dei turisti

VENEZIA - Nuovo blitz a Venezia, dopo quello del primo maggio, da parte dei centri sociali contro i varchi per controllare il flusso dei turisti predisposti per le giornate...

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VENEZIA - Nuovo blitz a Venezia, dopo quello del primo maggio, da parte dei centri sociali contro i varchi per controllare il flusso dei turisti predisposti per le giornate definite da "bollino nero". Mentre il primo maggio i giovani dei centri sociali avevano rimosso un varco poi riposizionato dalla polizia locale, oggi si sono limitati a vestirsi da falsi steward con delle pettorine colorate, facendo passare i turisti là dove non sarebbe stato previsto mostrando falsi documenti che indicavano la loro residenza in città. Sul posto, si tratta del varco in Lista di Spagna, si sta recando il comandante della polizia locale, Marco Agostini, per riportare il tutto alla normalità secondo l'ordinanza del sindaco Luigi Brugnaro.


Meno di un'ora di protesta quella dei centri sociali al varco di Lista di Spagna a Venezia contro quelli che vengono definiti tornelli per deviare i flussi turistici. I ragazzi, vestiti da steward con false pettorine e falsi documenti di 'venezianità', hanno fatto passare alcuni turisti senza che questo provocasse problemi o incidenti. Per attirare l'attenzione, erano una trentina, hanno lanciato slogan contro i limiti che sarebbero imposti dall'ordinanza del sindaco Luigi Brugnaro, peraltro accolta con favore dall'Unesco, e mostrato cartelli con scritto «Venezia non è Disneyland». Al termine di quella che è stata definita una performance, il gruppo si è allontanato e tutto è tornato alla normalità.

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Il Gazzettino