OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PIEVE DEL GRAPPA (TREVISO) - Colpito con più di venti coltellate, ma il fendente fatale è stato quello che ha perforato il polmone sinistro, causando un'emorragia interna. La pugnalata fatale è stata sferrata alla schiena, con una lama importante, affondata in profondità. Un colpo forse assestato mentre la vittima cercava di scappare. L'autopsia sul corpo di Bledar Dedja, il 39enne albanese trovato morto domenica mattina in un boschetto di Paderno di Pieve del Grappa conferma quanto emerso già dalla prima ispezione cadaverica. L'unico colpo mortale è quello che ha bucato il polmone sinistro. Le altre ferite, più di 20, alla testa, al torace e agli arti superiori sono superficiali.
La vittima si è difesa strenuamente, cercando di parare i colpi. Dedja era riuscito anche ad afferrare la lama con una mano, procurandosi un taglio profondo. L'omicidio è avvenuto nel pomeriggio di sabato, il giorno della scomparsa del 39enne. L'arma del delitto non è stata ancora trovata ma l'anatomopatolo Alberto Furlanetto non ha dubbi: si tratta di una lama importante. Il medico legale non è stato in grado, al momento, di stabilire se le coltellate siano opera di una o più persone. Sono stati eseguiti anche prelievi di tessuti e liquidi corporei per capire se il giardiniere di Casella d'Asolo abbia avuto rapporti sessuali subito prima di essere ucciso. Il fatto che avesse pantaloni e mutande abbassate e sia stato trovato in una zona frequentata dalle coppiette fa pensare a un delitto passionale.
Il Gazzettino