TREVISO - Undicesimo Vineria Up, il nuovo locale del neo stellato enfant prodige Francesco Brutto avrebbe dovuto aprire oggi. Ma il giovane chef e il suo staff sono stati travolti...
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Brutto, il salto di qualità con Undicesimo Vineria?
«Undicesimo Vineria Up si chiama così (ma non siamo persuasi al 100% del nome) perché, banalmente si trova sopra il ristorante. È un ex locale per le degustazioni».
Qual è la nuova sfida?
«Proporre i nostri piatti d un prezzo competitivo. Un piatto costerà circa 9 euro».
Ma che locale sarà?
«Una specie di bistrot. A farla da padrone saranno i pichos, i tipi piatti unici di ispirazione iberica. Ma non sono snack: è tutta cucina. Il piatto sarà ordinato al tavolo con posate, ma senza tovagliato».
L'idea degli interni?
«Molto caldi. Avremo un bancone e dei tavoli, sempre distanti tra loro come nella nostra logica. Venti coperti in tutto. E un ingresso indipendente rispetto al ristorante».
L'idea (vedi Dolada con Doladino) è di avere l'appendice gourmand ma low cost?
«Proprio così, vogliamo avvicinare i ragazzi alla buona cucina e al gusto. L'idea è che si possa mangiare bene e sano spendendo poco».
Trevigiani in Vineria?
«Ora sì. Dopo il servizio sull'Espresso, ci hanno scoperto. E abbiamo incrementato del 300% il fatturato. Il ristorante è letteralmente esploso. Prima a avevamo soprattutto clienti dal resto d'Italia».
Il vostro locale ha contribuito a riqualificare un luogo della città un po' a rischio.
«Si è vero. Noi abbiamo portato controllo e vitalità. E abbiamo chiesto pulizia e decoro. Ora il parco è carino».
Uno spazio in centro?
«No. Ci piace pensare che chi arriva qui lo faccia di proposito. Venga perchè vuole trovare noi. Poi la facilità di parcheggio è un'innegabile comodità».
Brutto cosa vi aspettate?
«Di continuare a far bene, di avere clientela giovane e di stringere il legame con Treviso e i trevigiani». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino