Vivaro si ferma per l'ultimo saluto a Gabriele, il bimbo morto per l'esplosione di un ordigno bellico

La bara del piccolo Gabriele Cesaratto
VIVARO (PORDENONE)- Oggi, lunedì 2 ottobre, l'ultimo saluto a Gabriele, il bimbo di 10 anni morto per l'esplosione di un ordigno bellico nel garage...

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VIVARO (PORDENONE)- Oggi, lunedì 2 ottobre, l'ultimo saluto a Gabriele, il bimbo di 10 anni morto per l'esplosione di un ordigno bellico nel garage dell'abitazione del nonno. Dolore e commozione per i funerali del piccolo. Oggi a Vivaro è stato osservato il lutto cittadino e l'amministrazione comunale ha disposto che le serrande degli esercizi pubblici e delle attività commerciali venissero abbassate durante il funerale. 

Alle 15.00 l'intera comunità si è raccolta nella chiesa parrocchiale gremita, tanto che molti sono rimasti fuori, per stringersi attorno alla famiglia, molto conosciuta e partecipe alla vita del paese. Il rintocco lento delle campane ha accompagnto la bara bianca lungo la navata, sorretto dai due volontari della protezione civile e da due persone della società calcistica A.S.D. Vivarina. Dietro i genitori, a loro il peso più grande.

Sulla piccola bara bianca, con sopra la foto della giovanissima vittima dell'incidente, portata a mano da alcuni volontari della Protezione civile e dai dirigenti della locale società calcistica, è stata adagiata proprio la maglia della Vivarina, che il bambino indossava quando giocava a pallone assieme agli amici.

La tragedia

Era la sera di venerdì 22 settembre quando si è spezzata la vita del piccolo Gabriele. Una bomba, forse compatibile con una granata, esplosa nella stalla di via Pozzo, la cui deflagrazione ha provocato la morte del bambino e il ferimento del nonno Silvio Cesaratto, investito anche lui dal'esplosione e tuttora ricoverato in ospedale a Pordenone.

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Il Gazzettino