PADOVA - Il 2 agosto, il 4 agosto e il 20 settembre Leo venne nascosto dalla madre. Il consulente tecnico d’ufficio del Tribunale dei minori e le forze dell’ordine se...
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Nel capo d’imputazione il pubblico ministero Roberti accusa la madre di aver nascosto il bambino che entro il 25 agosto doveva essere portato in una struttura residenziale educativa e a disposizione del padre. Ma il 2 agosto la signora Ombretta si era resa irreperibile sostenendo che era in vacanza in Toscana con il bambino e aveva dato un indirizzo nel quale le forze dell’ordine non l’hanno trovata. Il 4 agosto Roberti sostiene che la donna aveva fatto nascondere il figlio a casa dei genitori. Neanche il 20 settembre le forze di polizia e il consulente tecnico del Tribunale dei minori riuscirono a prelevare Leo. Secondo l’accusa, la madre e i genitori di lei avevano "blindato" il ragazzino a scuola e non si era potuto portarlo via per affidarlo alla struttura educativa.
Il prossimo mese la signora Ombretta, la madre e il padre dovranno comparire davanti al giudice monocratico Claudio Marassi. Nel capo d’imputazione, sempre redatto dal pubblico ministero Roberti, si afferma che i tre imputati "ponevano in essere condotte abituali e reiterate a cagionare maltrattamenti psichici e morali al minore creando nello stesso la grave patologia in atto di sindrome di alienazione parentale". Inoltre impedivano al padre del bambino di "avvicinarsi, vedere e colloquiare col minore". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino