​Bimbo di 5 anni azzannato alla testa da un cane, salvato dalla madre

Un'ambulanza
ADRIA - Tragedia sfiorata nel fine settimana alle porte della città. Venerdì pomeriggio un bimbo di cinque anni è stato morso alla testa da un cane ed...

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ADRIA - Tragedia sfiorata nel fine settimana alle porte della città. Venerdì pomeriggio un bimbo di cinque anni è stato morso alla testa da un cane ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Padova per una delicata operazione di ricostruzione del cuoio capelluto. Alla scena ha assistito la madre del bimbo, che ha avuto la forza e il coraggio di separare il cane dal piccolo e poi chiamare i soccorsi. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Il bimbo è rimasto ricoverato per tre giorni nel reparto di Chirurgia plastica del nosocomio patavino ed è stato dimesso solo nella tarda serata di ieri. Il suo decorso post operatorio è comunque solo all’inizio. «Mio nipote - racconta con la voce rotta dalla tensione il nonno, Carlo Franzoso, noto per le sue battaglie per la piccola comunità di Borgo Dolomiti (è stato anche presidente dell’associazione Borgo Dolomiti)- stava giocando con il fratellino gemello e altri amichetti in una corte di campagna alle porte di Adria, verso la località Tiro a segno». 


Cosa è accaduto? «Il cane avrebbe preso di mira il ragazzino azzannandolo alla testa. Gli ha strappato lembi di cute. Non si sa cosa abbia potuto scatenare l’aggressione». Come sta il bimbo? «È stato ricoverato in chirurgia plastica a Padova. Ora è fuori pericolo e sta per tornare a casa. Ha numerose ferite e ha rischiato di morire. Il cane poteva morderlo alla giugulare». 

PRONTEZZA DI RIFLESSI
A salvare il bimbo, la prontezza di riflessi della madre Alessandra, che è riuscita a togliere letteralmente la testa del figlioletto dalla bocca dell’animale. «Il cane sembrava impazzito. Lo ha preso a calci e pugni, con la forza della disperazione - spiega Franzoso - mia figlia ha allontanato l’animale prima che la tragedia si consumasse. Ha anche raccolto lembi di tessuto cutaneo che l’animale aveva stappato a mio nipotino».
Chi è intervenuto? «Oltre al personale medico sono intervenuti anche i carabinieri del comando di Adria che hanno raccolto le generalità di tutti i presenti per ricostruire l’accaduto». Parliamo di una razza particolare? «Mi hanno detto che simile all’husky. Sono ancora scosso e ancora di più mia figlia e suo marito. Quel cane non aveva mai mostrato alcun segno di aggressività. È un cane molto attaccato ai suoi padroni. Spero si ricostruisca presto l’esatta dinamica dei fatti». 
Sul caso infatti è stata aperta un’indagine per capire come mai il cane, che finora non aveva mai mostrato alcun segno di aggressività, abbia potuto attaccare il piccolo. L’animale, che non rientra tra le razze canine considerate pericolose, dopo il fatto, è stato affidato ai legittimi proprietari.

IL PRECEDENTE


Un caso simile si era verificato nel dicembre del 2016, quando a Borgo Dolomiti un dogo argentino aveva ferito al volto azzannandola una donna, procurandole la frattura del setto nasale, ferite al volto, a una mano e a una spalla, con applicazione di 18 punti di sutura sulla fronte, 2 su una falange e 4 sotto una ascella, e contusioni ed ecchimosi varie sul corpo. L’aggressione si è verificata nel tardo pomeriggio mentre la donna stava portando a passeggio per le vie del quartiere il suo bassotto, anche lui ferito nella parte posteriore del dorso.
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Il Gazzettino