Bimbi morti in Lessinia, s'indaga sulla proprietà della ghiacciaia. Il post della scuola

VERONA - Saranno ora i periti della Procura di Verona a chiarire almeno alcuni dei tanti quesiti ancora senza risposta sulla morte di Tommaso Saggioro e Michele Mazzucato, i due...

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VERONA - Saranno ora i periti della Procura di Verona a chiarire almeno alcuni dei tanti quesiti ancora senza risposta sulla morte di Tommaso Saggioro e Michele Mazzucato, i due bimbi di 7 e 8 anni, seppelliti sotto le lastre in pietra di una antica ghiacciaia sopra la quale stavano giocando. L'area dove è avvenuta la tragedia a Sant'Anna d'Alfaedo, sui Monti Lessini, è stata posta sotto sequestro.


Si dovrà capire chi ne era proprietario (gli investigatori sostengono che la pertinenza è di chi gestisce Malga Preta, il rifugio in cui le famiglie stavano effettuando il pic-nic) e soprattutto se fosse stato accertato che la ghiacciaia era in uno stato precario. Nel qual caso ci si chiede come mai nessun cartello o recinto ne limitasse l'ingresso. «Queste situazioni si trovano anche in altri contesti montani» si limita a dire il sindaco, Raffaello Campostrini, tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia.


LA DINAMICA
Erano 13 complessivamente i bambini che erano saliti in montagna per festeggiare la fine della seconda elementare in un istituto di Verona. Le famiglie si conoscevano molto bene ed erano solite con la bella stagione spostarsi dalla città scaligera a Sant'Anna per effettuare camminate al fresco tra i pascoli della malga. È bastato un attimo, lo schianto improvviso della volta della ghiacciaia, sulla quale i piccoli stavano saltando, a trasformare la vacanza in un dramma. «È duro rielaborare e dare un senso a quanto accaduto» ripete Campostrini, che nel paesino della Lessinia insegna religione.
«Siamo provati dal dolore - racconta ricordando le scene di pianto degli stessi soccorritori di fronte alle due piccole vite spezzate - .Ho cercato di esprimerlo alle famiglie». Nel frattempo migliorano le condizioni di salute di altri due piccoli, un maschio e una femmina, che hanno riportato ferite non preoccupanti e che per questo erano stati trasportati in ospedale.
La vicenda ha ammutolito anche gli sportivi che ieri hanno preso parte alla 38/a edizione della gara podistica Straverona. Prima della partenza, sotto i portoni della Bra, i 4000 podisti hanno osservato un minuto di silenzio. Il sindaco Federico Sboarina aveva già annunciato sabato la proclamazione del lutto cittadino nel giorno del funerale - ancora da definire - dei due bambini che abitavano a Mizzole e Trezzolano, due frazioni sulle colline della città.


LA SCUOLA

L'istituto comprensivo 17 di Montorio, dove i due bimbi avevano appena finito la seconda elementare, ha pubblicato un post di cordoglio con l'immagine dei due bimbi sorridenti.

 

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Il Gazzettino