Bimba nata tetraplegica, il dramma raccontato dal papà su Rai Due

L'avvocato Mario Cicchetti qui insieme al sindaco Pirozzi
ROVIGO - L’avvocato reatino Mario Cicchetti è stato, questa mattina, ospite della trasmissione di Rai Due “I fatti vostri”, per raccontare la vicenda di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROVIGO - L’avvocato reatino Mario Cicchetti è stato, questa mattina, ospite della trasmissione di Rai Due “I fatti vostri”, per raccontare la vicenda di una bambina nata tetraplegica all’ospedale di Rovigo a causa di un errore commesso dalle ginecologhe che ritardarono il parto cesareo di quindici ore e la cui negligenza è stata riconosciuta da una recente sentenza della Corte di Appello di Venezia che ha ribaltato, pur dichiarando prescritti i reati, la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale di Rovigo dopo una prima richiesta di archiviazione da parte della procura, opposta con successo dall’avvocato Cicchetti.


Il legale, presente in studio insieme al padre della bimba - che oggi ha nove anni, prsenta gravi danni neurologici, non vede e sente solo qualche rumore - e in collegamento esterno con la madre a Ravenna, ha ripercorso, rispondendo alle domande del conduttore Giancarlo Magalli, tutte le tappe del dramma vissuto dalla famiglia veneta alla quale i giudici veneziani hanno riconosciuto il diritto a ricevere dalle ginecologhe e dall’Asl Polisana una provvisionale di 250 mila euro oltre al risarcimento dei danni da quantificare in sede civile, che l’avvocato Cicchetti ha stimato in circa 30 milioni di euro, la cifra più alta mai chiesta in Italia per un caso di malasanità.

«La richiesta deriva dal calcolo su una previsione di vita e si basa sul fatto che, ogni mese, per l’assistenza i genitori devono sborsare cinquemila euro», ha precisato l’avvocato reatino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino