PAESE - Abbandonata a scuola. La bambina di 10 anni resta sempre in classe assieme ai compagni. Il punto è che ha la disprassia, disturbo che provoca il blocco dei...
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LA RICHIESTA
La famiglia non ha nulla da ridire sul mediatore che le era stato assegnato lo scorso novembre. Anzi. «E' un'eccellente e bravissima persona, altamente preparata e formata in ambito Lis specifica la donna ha tutta la stima della famiglia, oltre che dei medici, per come sta lavorando». «Ha un ruolo importantissimo aggiunge perché permette a nostra figlia e alle maestre, di sostegno e di classe, di svolgere il programma didattico e scolastico». Fatto sta che il servizio non è sufficiente. E la piccola si ritrova ancora da sola. La madre ha già chiesto la possibilità di andare a fare lei stessa da mediatrice nei momenti in cui non c'è la disponibilità di nessun addetto alla comunicazione. Ma le è stato risposto picche. E ora lancia una nuova idea. «Tutto questo caos sarebbe banalmente risolvibile con una convenzione tra la scuola e l'Università Ca' Foscari conclude la donna in caso di assenza, oggi non vengono assegnati sostituti. A volte non vengo nemmeno a sapere se c'è qualcuno o meno. Sinceramente ritengo che una situazione del genere non sia rispettosa per mia figlia così come per qualsiasi individuo che si trova a vivere questo disagio. E' dal 2013 che continuo a esprimere le esigenze della bambina. Nel febbraio del 2018 è stata fatta una legge importante a riguardo. Ma quand'è che il tutto porterà a un servizio di Lingua dei segni che possa supportare davvero chi ne ha bisogno?».
Mauro Favaro
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Il Gazzettino