Il presidente del Bim, Sommavilla: «Sono pronto a dimettermi»

Un allagamento con condutture idriche danneggiate
BELLUNO - «Se non c’è fiducia nel mio operato e i sindaci non mi vogliono più sono disposto a farmi da parte». Dopo giorni di polemiche roventi il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BELLUNO - «Se non c’è fiducia nel mio operato e i sindaci non mi vogliono più sono disposto a farmi da parte». Dopo giorni di polemiche roventi il numero uno di Bim Gsp Attilio Sommavilla taglia corto. «Mi sono sempre fatto carico io di tutto il fango ma a questo punto c’è bisogno del sostegno di tutti per mettere in atto i progetti. La rete idrica è al collasso». Una presa di posizione forte dopo che a pungolarlo era stato il sindaco di Borca di Cadore che lo aveva accusato di accettare supinamente le accuse di avere un acquedotto colabrodo. «Sono affermazioni gravi quelle del sindaco Bortolo Sala - ha spiegato Sommavilla - assolutamente inaccettabili e offensive della professionalità mia e dell’intera struttura di Bim Gsp». Nessuna intenzione di aumentare le tariffe, respinge le insinuazioni di attuare politiche artefatte per far lievitare i costi. E ribadisce: «Abbiamo un sistema idrico al collasso che necessita di un piano straordinario di interventi. Il problema delle perdite idriche va affrontato anche in una Provincia come quella di Belluno, ricca d’acqua, e la siccità di questi giorni ce ne dà purtroppo evidenza». Sommavilla parla con i dati «veri e incontrovertibili che dovrebbero essere sufficienti al sindaco Bortolo Sala e a quanti altri potrebbero avere gli stessi pensieri, magari in Consiglio di Bacino, per motivi a me sinceramente ignoti e incomprensibili».


LA TENSIONE
E se le spiegazioni non dovessero bastare «significa che è venuto a mancare il rapporto di fiducia che deve caratterizzare il rapporto tra i sindaci e il Consiglio di Amministrazione, o almeno per quanto riguarda la mia persona, con la conseguente presa d’atto e decisioni collegate». Sala si assume oneri ed onori e precisa, «se è venuto meno il rapporto di fiducia è con un sindaco, il sottoscritto, anche se non si tratta di questo...».


I NUMERI


Ecco allora i dati che sono relativi al 2021 comunicati da Gsp all’Istat che li chiede ogni due anni. Gli uffici hanno rilevato come per alcuni Comuni siano stati pubblicati erroneamente i dati relativi al 2018, si è già preso contatto con l’Istat per apportare le dovute correzioni. Ospitale è uno dei comuni per cui sono stati pubblicati i dati vecchi: sarà, quindi, rettificato. Spiega Sommavila: «La metodologia Arera impone dal 2018 di classificare come perdita la differenza fra l’immesso nella rete di adduzione, e non distribuzione, ed il volume erogato. Gsp si è adeguata a questa metodologia, che spiega anche la differenza fra gli indici di dispersione pubblicati nel tempo. Il dato dell’immesso nella rete di adduzione, che inizialmente può essere stato parzialmente stimato come accennato dal sindaco, è stato via via confermato dall’installazione e dalla sostituzione dei misuratori di portata con nuovi e più performanti strumenti, avvenuta negli ultimi 3 anni». Fra i compiti del Gestore c’è anche quello di migliorare la misura del volume erogato, classico esempio quello delle numerose fontane che sono state oggetto di censimento e che saranno oggetto di prossima installazione dei misuratori. Anche le reti antincendio devono essere dotate di misuratori e non tutte lo sono ancora. Grazie all’installazione di dispositivi automatici di chiusura dei serbatoi, il fenomeno degli sfiori alla presa, risulta molto meno rilevante di quanto si possa pensare. «Da stime dei dati di misura disponibili per i sistemi acquedottistici maggiori, si può ipotizzare che il fenomeno possa valere al massimo un 10% del volume complessivamente perso, localizzato ormai solo nei comuni della parte più alta della Provincia. Ci conforta vedere che dove si fanno gli interventi di riduzione delle perdite in rete, la situazione è sotto controllo, per cui crediamo di essere nella direzione giusta» conclude Attilio Sommavilla.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino