ROVIGO - Un unico titolo di viaggio, possibilmente elettronico, per spostarsi con tutti i mezzi di trasporto che si muovono in Polesine. E' quanto chiedono i gruppi del...
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“I nervi scoperti dell’asse ferroviario Verona-Rovigo-Adria-Chioggia sono l’esercizio con veicoli antiquati, la scarsa velocità commerciale e l’assenza di integrazione tariffaria con il trasporto pubblico locale nei territori attraversati dalla linea – spiega il Pd -. Nella speranza di poter vedere presto un rilancio della tratta, l’integrazione tariffaria rimane una partita ancora aperta. Con un biglietto unico si potrebbe accedere dai centri minori come Adria e Badia verso Rovigo in modo agevole e confortevole sfruttando la frequenza di bus e treni ogni mezz’ora circa. Un importante risparmio per tutti: perché dove non può arrivare il treno, circola il bus evitando sovrapposizione di corse nelle ore di punta e rarefazione dell’offerta nell’orario di morbida. Per funzionare, questo sistema, ha bisogno però di uno sforzo di programmazione. Si devono infatti rivedere le corse dei bus e armonizzarle in base all’orario di circolazione dei treni per evitare affollamenti nei giorni scolastici e per sfruttare pienamente il servizio pubblico anche nei giorni festivi o per il tempo libero, magari per spostarsi al mare o verso Verona e la montagna”.
Secondo i fautori del progetto “Ci scusiamo per il ritardo” l’emergenza Covid-19 non deve essere un alibi per frenare questo processo. “Ridurre ancora di più il servizio pubblico condannerebbe ad un isolamento dal quale difficilmente ci si riprenderà – prosegue il Pd -. Non possono rimanere isolati i nascenti poli commerciali-industriali di San Bellino (Amazon e Ikea), non deve rimanere irraggiungibile l’ospedale di Trecenta, non si può lasciare che centri culturali come Adria e turistici come Rosolina e il litorale clodiense rimangano inaccessibili- Le istituzioni provinciale e regionale debbono accelerare la loro politica di mobilità: il biglietto unico e l’intermodalità si dimostrano due armi eccezionali per far ripartire il trasporto pubblico subito e in piena sicurezza, programmando al meglio i servizi con gli utenti, le categorie economiche e scolastiche”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino