Non si presentava al lavoro da 2 giorni, bidello trovato morto in casa di un amico

Non si presentava al lavoro da 2 giorni, bidello trovato morto in casa di un amico
MESTRE -  Non si è presentato al lavoro e non rispondeva da un paio di giorni alle chiamate delle sorelle: a quel punto è scattato l’allarme e si è...

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MESTRE -  Non si è presentato al lavoro e non rispondeva da un paio di giorni alle chiamate delle sorelle: a quel punto è scattato l’allarme e si è scoperto che la risposta era il peggiore degli epiloghi possibile. Gianfranco Bellanova, 44 anni, bidello alle scuole elementari di Treviso, era morto. I carabinieri di Mestre hanno trovato il suo corpo nel letto della casa di un amico in via Monte Piana a Mestre, dove viveva da un paio di settimane. L’uomo, infatti, prima risiedeva a Treviso ma a metà marzo gli era stato notificato lo sfratto. A quel punto, come soluzione provvisoria, un amico si era offerto di ospitarlo nella sua casa di Mestre. Lunedì, però, non si era presentato a scuola e dall’amministrazione avevano provato a chiamarlo, senza successo. Il passo successivo era stato contattare le sorelle (una risiede in Sicilia, mentre l’altra vive a Roncade) che, non riuscendo a contattarlo, avevano chiamato l’amico che, però, stava rientrando a casa da Rimini. 


È stato lui a trovarlo morto nel letto. A quel punto sono dovuti intervenire i carabinieri. L’uomo aveva un occhio tumefatto e alcune escoriazioni in viso ma il medico legale, da una prima ispezione cadaverica, ha escluso che ci fossero i presupposti per parlare di aggressione o omicidio. Bellanova, infatti, potrebbe essersi procurato la ferita da solo, cadendo dopo il malore, o potrebbe trattarsi di un livido post mortem. L’ipotesi principale in questo momento è che sia stato vittima di un malore. Il pubblico ministero di turno ha disposto comunque l’autopsia per fugare qualunque dubbio sull’episodio e capire se l’uomo potesse aver assunto qualche sostanza.
 

 

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Il Gazzettino