Diplomi falsi rilasciati a Napoli, la procura indaga quattro bidelli

Diplomi falsi rilasciati a Napoli, la procura indaga quattro bidelli
VENEZIA - Falsi diplomi e titoli di servizio irregolari per lavorare nelle scuole del nord, altri bidelli salernitani nei guai. Dopo il caso del primo licenziamento a Venezia...

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VENEZIA - Falsi diplomi e titoli di servizio irregolari per lavorare nelle scuole del nord, altri bidelli salernitani nei guai. Dopo il caso del primo licenziamento a Venezia piombato su un bidello di Salerno e dopo la sospensione con revoca della supplenza per 3 bidelli tra Marche e Abruzzo, rimbalza da Verona il caso di una indagine sui titoli sospetti di altri collaboratori scolastici. I diplomi di qualifica sospetti sarebbero stati utili per inserirsi nella graduatoria di terza fascia di istituto e strappare un incarico a tempo determinato. La Procura scaligera sta indagando sul caso di almeno 4 bidelli salernitani che hanno dichiarato un diploma di qualifica sospetto conseguito in una scuola di Nocera Inferiore. 

 
IL PRESIDE
A denunciare tutto è stato il preside dell'Istituto Comprensivo di Bosco Chiesanuova, il più grande della provincia di Verona e con una popolazione scolastica da record. Il preside Alessio Perpolli ha fatto scattare accertamenti amministrativi contattando anche l'Ufficio scolastico di Salerno per venire a conoscenza delle autorizzazioni della scuola paritaria di Nocera Inferiore che ha rilasciato i titoli di diploma di qualifica necessari per l'inserimento nelle graduatorie dei bidelli di terza fascia. «Confermo, ho denunciato tutto dichiara il preside Perpolli durante controlli di prassi ci siamo soffermati su questi bidelli salernitani e sui loro titoli dichiarati. Posso solo dire che stiamo collaborando con carabinieri e abbiamo segnalato i collaboratori alla Procura per venire a capo di questa situazione». E aggiunge: «È bene che si faccia chiarezza per la tutela dei collaboratori scolastici inseriti nelle graduatorie della mia scuola». Un istituto efficiente, con ben 19 plessi, un record per il sistema scolastico italiano. Ed è qui, in provincia di Verona, che il preside Perpolli ha dato inizio alla indagine che si sta estendo a tutto il Veneto. 
LE INDAGINI

Nei giorni scorsi il licenziamento di un bidello a Venezia e la sospensione della supplenza per altri 3 bidelli ad Ancona e in una scuola dell'Abruzzo. I quattro collaboratori scolastici con diploma sospetto sono stati segnalati anche all'Ufficio scolastico regionale del Veneto per i provvedimenti amministrativi del caso. «Ma diamo all'autorità giudiziaria il tempo per accertare tutto dichiara il preside Perpolli stiamo collaborando scrupolosamente per risolvere il caso molto grave». A quanto si apprende il Provveditorato di Salerno ha acquisito la segnalazione del preside del comprensivo veronese di Bosco Chiesanuova. Si indaga sul possesso dell'autorizzazione della scuola di Nocera Inferiore a rilasciare diplomi di qualifica. «Situazione poco chiara», conferma una fonte della direzione scolastica regionale che sta portando avanti accertamenti serrati anche su altre scuole paritarie. La direttrice generale dell'Ufficio scolastico campano, Luisa Franzese, chiederà nei prossimi giorni approfondimenti ai colleghi veneti per effettuare accertamenti sui bidelli salernitani coinvolti nello scandalo diplomi irregolari. L'ufficio regionale napoletano è già impegnato in un altro filone di indagine che riguarda i titoli di sostegno falsi dichiarati da almeno tre docenti salernitani. «Indagine complicata ma non ci fermiamo», afferma un funzionario dell'amministrazione. Si sospetta un giro di diplomi falsificati dichiarati da bidelli per accedere alle graduatorie di istituto. «Fino ad oggi in Campania non è stato denunciato alcun diploma falso o sospetto - fa sapere la fonte dell'amministrazione è il Veneto la regione più interessata perché offre più possibilità di lavoro». 
Gianluca Sollazzo
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Il Gazzettino