Donna in bici travolta dall'Audi sulla ciclabile: i vigili multano il Comune

Foto di repertorio
MIRA - Una donna di 75 anni, L,P., di Mira, è stata travolta da un'automobile mentre attraversava la strada sulle strisce dell'attraversamento ciclo-pedonale. E il...

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MIRA - Una donna di 75 anni, L,P., di Mira, è stata travolta da un'automobile mentre attraversava la strada sulle strisce dell'attraversamento ciclo-pedonale. E il Comune di Mira è stato sanzionato dalla sua stessa polizia locale per “segnaletica incongruente”.


Alle 9 del mattino del 3 agosto scorso, la donna pedalava sulla sua bicicletta lungo la pista ciclopedonale di via Ticino, in direzione Oriago-Marano. Nel punto dove la pista attraversa via Umbria, la donna è stata centrata da un'Audi A3, condotta da un residente a Dolo, D.C., di 34 anni. L’automobilista non ha rispettato il “dare la precedenza”. In seguito all’urto, la malcapitata cade malamente a terra: viene trasportata in ambulanza all’ospedale di Dolo dove, dopo tutti gli accertamenti, tra le varie lesioni le riscontrano anche la frattura del ginocchio destro, per una prognosi di trenta giorni e la prospettiva di una invalidità permanente. La signora, assistita dallo Studio 3A-Valore Spa, ha subito chiesto i danni alla compagnia dell’auto, l’Assicuratrice Milanese, e poi, una volta acquisito il verbale della polizia locale, intervenuta per i rilievi, anche al Comune di Mira e alla sua assicurazione, Generali.


Gli agenti, infatti, hanno rilevato “l’incongruenza della segnaletica stradale di via Ticino - per citare il rapporto - Nello specifico sulla pista, direzione da Oriago verso Marano, è presente un cartello di “fine pista ciclabile”, ma sul manto stradale, sull’intersezione, è presente la segnaletica orizzontale di attraversamento pista ciclabile”, che dava quindi tutto il diritto alla ciclista di attraversare in bici con il diritto di precedenza. I vigili hanno chiesto alla Città Metropolitana, che peraltro non ha risposto, e agli uffici comunali preposti se agli atti vi fosse un’ordinanza per l’istituzione e regolamentazione della ciclopedonale in questione. Risposta: non è stata mai emessa alcuna ordinanza che istituisse e regolamentasse la pista né che definisse la sua segnaletica ai sensi del Codice della Strada. “Non essendo supportati i cartelli presenti in loco da alcuna ordinanza”, la polizia locale non ha quindi potuto procedere a contestare alcuna violazione alle parti coinvolte nel sinistro. Ma “in merito alla segnaletica stradale sul percorso posta in modo diverso da quello previsto dal Codice della strada”, gli agenti hanno sanzionato in qualità di Ente proprietario della strada il loro stesso Comune per violazione dell’art. 45 commi 1 e 7 del CdS: ”Sono vietati la fabbricazione e l'impiego di segnaletica stradale non prevista o non conforme, nonché la collocazione dei segnali e dei mezzi segnaletici in modo diverso da quello prescritto". La multa va da 400 a 1600 euro.


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Il Gazzettino