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ROVIGO - Ricordare il martire polesano del fascismo percorrendo la sua terra, le sue strade. È il progetto preparato per domenica 14 aprile, "In bici sulle strade di Giacomo Matteotti: uomo dell'anno 1924-2024". A organizzare l'appuntamento sono Provincia, Uisp, Fiab, Cur, Pro loco di Fratta, Comitato provinciale polesano per le celebrazioni Matteottiane, Libera, associazione culturale Giacomo Matteotti, Emergency, Anpi, circolo Arci La Boje Villadose, Polisportiva Granzette, Coop Alleanza 3.0, più il patrocinio dei Comuni di Rovigo, Costa, Fratta, Villamarzana, Montegrotto Terme, Villanova del Ghebbo, Bosaro e Arquà Polesine. Si tratta di una pedalata di 32 chilometri lungo i luoghi del martire socialista che ne videro la presenza e l'azione audace, quanto tragica. Luoghi dove si renderà omaggio a un uomo cardine dell'Italia del Novecento, fattosi emblema della lotta alla tirannide e a tutti i totalitarismi.
Biciclettata nei luoghi di Matteotti: l'itinerario
La biciclettata partirà alle 9 da piazza Matteotti a Rovigo, dove si trova la statua bronzea a lui dedicata nel 1978 dal grande scultore di Falcade, Augusto Murer.
Il significato
Cinzia Sivier, presidente della Uisp, rimarca che Matteotti è stato definito come "un eroe tutto prosa", da Carlo Rosselli. «In questa definizione è racchiuso il senso profondo di una testimonianza di vita che ancora ci parla al di là dell'estremo sacrificio rappresentato dall'assassinio per mano fascista. La testimonianza di una vita trascorsa nell'impegno politico e umano dalla parte dei lavoratori, con un rigore morale lontano dalla facile retorica e sostenuto invece dalla consapevolezza di quanto fosse importante essere documentati per opporre al potere delle parole quello dei fatti. Un esempio ancora oggi per quanti decidono di spendersi in politica, rifuggendo dai luoghi comuni e dalle facili scappatoie della propaganda». Angelo Maffione, referente della Uisp, precisa che saranno cento i pedalatori coinvolti, per i cento anni dall'assassinio. «Matteotti, confinato in Sicilia nel 1919, aprì delle classi per insegnare a leggere e scrivere ai contadini. Voleva una classe operaia istruita. Ha fatto la sua parte denunciando i brogli elettorali del fascismo, pagando con la vita, a soli 37 anni e non tornando più a Fratta dalla moglie e dai tre figli». Francesco Verza, presidente della Polisportiva Granzette, afferma che «gli ideali del martire polesano aleggiano ancora sopra i continenti laddove le persone e i popoli chiedono giustizia e uguaglianza. Quella di Matteotti è una figura moderna e oggi sarebbe ancora al fianco dei più deboli e degli sfruttati. È un esempio indispensabile, è il richiamo delle coscienze di cui il mondo ha bisogno». Iscrizioni da Atelier Danza, Uisp e Fiab. Informazioni: fiab@rovigoinbici.org. La biciclettata sarà promossa anche domenica 24 allo stadio Battaglini alla partita di rugby.
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