L'impresa di Agostino: 4mila chilometri in bici da Motta a Capo Nord

Agostino Dugo è arrivato a Capo Nord
MOTTA DI LIVENZA - «Oggi ho coronato uno dei sogni della mia vita». Quattromila chilometri in bicicletta in meno di un mese e mezzo, circa quattromila metri di...

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MOTTA DI LIVENZA - «Oggi ho coronato uno dei sogni della mia vita». Quattromila chilometri in bicicletta in meno di un mese e mezzo, circa quattromila metri di dislivello che, nonostante lo sviluppo orizzontale del percorso, sono tutt'altro che uno scherzo. L'impresa ce l'aveva nel mirino da tempo. E finalmente Agostino Dugo ha centrato l'obiettivo. Una vera e propria impresa quella di Agostino Dugo, classe 1965, volto celeberrimo a Motta in quanto per anni ha diretto, insieme alla sua Isabella, la Pasticceria Al Duomo, di fronte proprio al Duomo di San Nicolò (oggi seguita da un'altra gestione). Da qualche anno Agostino si è tolto il grembiule bianco, dedicandosi anima e corpo a una delle sue passioni più grandi, il cicloturismo. Con Isabella, compagna da una vita, ha girato in bici ogni angolo d'Italia, ma non solo.

L'IDEA
L'idea, stavolta, era partire dal suo paese, Motta di Livenza, e percorrere tutta l'Europa, fino a quando c'era una strada disponibile sotto le ruote. «Le difficoltà sono state tante come si può ben immaginare» spiegano gli amici di Agostino, che in queste ore sta tornando in Italia e potrà così raccontare la sua avventura di persona. «Nonostante la stagione estiva, più ci si dirigeva a Nord e più il tempo meteorologico poteva riservare delle sorprese, tra piogge e vento. Non è stato facile, ma una delle qualità di Agostino è la grande determinazione». «Ho preparato nel dettaglio il percorso - ha spiegato lo stesso Agostino prima di partire - e pian piano stiamo mettendo a posto tutti i pezzi del puzzle. Non è un percorso facile. Si tratta di un chilometro lungo e bello tosto. Ma in questi casi conta l'aspetto mentale e la determinazione. Speriamo possa andare tutto bene». Da mesi si è studiato e studiato la cartina con le strade, i passaggi più difficili, il transito tra Stato a Stato. Sempre con un occhio alle legislazioni che possono cambiare da Paese a Paese. Ed è partito da piazza Luzzatti all'alba di giovedì 12 maggio.

LA META


Dopo oltre 40 giorni di fatica, ma anche di gioia, è arrivato nel punto più a nord di questo emisfero, arrivando a sfiorare il mare di Barents e toccare con mano il Globo, il celebre monumento che delimita il nord dell'Europa. E appena giunto sul posto, mercoledì scorso 22 giugno, con il suo classico sorriso, ha sussurrato a sé stesso, quasi con incredulità: «Oggi ho realizzato un sogno della mia vita».
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Il Gazzettino