Bestemmie, svastiche e scritte sui muri dell’ex latteria ristrutturata

Scritte e imbrattamenti sui muri
ALPAGO - Rabbia e indignazione in Alpago dove la comunità di Garna non si capacita di quanto accaduto, in sindaco spera che, almeno, l’autore...

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ALPAGO - Rabbia e indignazione in Alpago dove la comunità di Garna non si capacita di quanto accaduto, in sindaco spera che, almeno, l’autore dell’imbrattamento della latteria, da poco rimessa a nuovo sia uno solo e non più di uno. La scoperta risale a venerdì e il gruppo che nei mesi scorsi si era dedicato al restauro dell’edificio della frazione che si trova in Comune di Alpago, ha denunciato lil vandalismo: scritte blasfeme e altri segni incomprensibili tracciato con vernice spray rossa sui muri dell’ex latteria sistemata e tirata a nuovo recentemente. 

BESTEMMIE
Le scritte sono state fatte probabilmente di notte, tre i tipi di imbrattamento: disegni, simboli nazisti e espressioni blasfeme. “Chiediamo - così scrivono i membri del gruppo che ha restaurato l’ex latteria - agli autori di questo scempio deprecabile, segno di totale inciviltà e di disprezzo nei confronti della nostra comunità, di provvedere quanto prima alla pulizia delle strutture danneggiate con vernice”. Il gruppo insomma non ha scelto il profilo basso, celando il raid; nè ha scelto di riparare i danni. Ma ha voluto che tutta la comunità fosse messa al corrente e nello stesso messaggio avvisa i o il colpevole: “Sono in corso indagini da parte degli organi competenti”.

LA RICERCA
E sulle tracce dei responsabili, lo conferma il sindaco Alberto Peterle, ci sono già le forze dell’ordine, carabinieri e polizia locale in particolare. Per far sapere ai responsabili che sono braccati, lo stesso messaggio è stato appeso anche nelle diverse bacheche e nelle singole attività commerciali presenti in paese. Segno che la convinzione che si sta facendo strada a Garna è che per individuare i colpevoli non serva andare troppo lontano. Su questo particolare aspetto, tuttavia, il sindaco Peterle, che si unisce alla condanna del gesto, non si sbilancia: «Non credo che i responsabili possano essere turisti, ma non saprei dire se sono alpagoti o meno. Perché parlo al plurale? Non perché abbia qualche informazione, anzi. Magari l’autore fosse uno solo, vorrebbe dire che il disagio è meno vasto». 

IL COMMENTO
Di disagio parla anche Dario Battistel, uno dei paesani che più si è speso per i lavori di recupero del sito storico, assieme a tanti altri volontari: «Il mio pensiero non va tanto al danno materiale subìto, che è comunque riparabile, anche se con fatica. Io sono preoccupato per il disagio che ha spinto qualcuno a compiere queste azioni. Ci preoccupiamo per loro, non riusciamo a capire che cosa li abbia indotti a fare un danno al lavoro realizzato in mesi e mesi dai volontari. I volontari stessi sono disponibili ad aiutare e capire chi ha compiuto il gesto, qualora queste persone si facessero avanti, senza cercare il conflitto, ma una soluzione a queste situazioni». 


Lo stesso Peterle poi insiste su questo aspetto: «Oltre alle scritte irripetibili – osserva il primo cittadino – ciò che ha giustamente provocato l’indignazione di tutti è che sia stato rovinato un lavoro della frazione e che ha visto tante persone unirsi per un obiettivo comune. È spesso faticoso riuscire a far riunire le persone per un obiettivo comune. Il gruppo di Garna poi ha lavorato in maniera volontaria, senza chiedere alcunché al Comune». Il lavoro di sistemazione e restauro è stato terminato solo da qualche mese e l’inaugurazione risale allo scorso agosto. E nel corso dell’estate gli spazi dell’ex latteria avevano anche ospitato un concertino. La struttura era stata sistemata sia esternamente sia internamente; all’interno accoglie una rassegna di attrezzi e strumentazione tipici di una latteria di una volta, sede per visite delle scuole.
 

 

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Il Gazzettino