Bestemmie fra ragazzi, arrivano le scuse ma il parroco non riapre il campo

Bestemmie fra ragazzi, arrivano le scuse ma il parroco non riapre il campo
ERACLEA - Un primo pentimento è arrivato, ma il parroco ha annunciato che sulla sua decisione sarà irremovibile. Detto, fatto: ieri sera, con l'aiuto di alcuni...

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ERACLEA - Un primo pentimento è arrivato, ma il parroco ha annunciato che sulla sua decisione sarà irremovibile. Detto, fatto: ieri sera, con l'aiuto di alcuni volontari del paese, ha rimosso le porte del campo da calcio parrocchiale dietro la chiesa di San Ferdinando Re di Torre di Fine. Una mossa preannunciata da don Mirco Pasini, che più volte ha chiesto ai ragazzi che frequentano il campo parrocchiale di smetterla di urlare bestemmie e insulti. Ma anche di non fumare nelle aree della parrocchia e di gettare rifiuti a terra. Ma ogni appello è puntualmente caduto nel vuoto. Da ciò la volontà di lanciare un chiaro messaggio al senso di responsabilità, rendendo il campo non utilizzabile per qualche tempo. Almeno fino a quando non verrà compreso il peso di certi comportamenti.



L'INCONTRO
E in questo senso ieri, direttamente nel campetto, è avvenuto un primo confronto tra il sacerdote e un gruppo di 15 ragazzi, tra gli 11 e i 18 anni. Di fronte al sacerdote i ragazzi, seppur mantenendo un certo atteggiamento irriverente, avrebbero manifestato delle prime scuse. Troppo poco però per ottenere un atto di indulgenza. «Andrò fino in fondo aveva ribadito il parroco e toglierò le porte da calcio assieme ai canestri, visto che non sono mancate prese in giro e atteggiamenti sopra le righe. Lo ripeto, le strutture della parrocchia sono di tutta la comunità e meritano rispetto. Non voglio mandare via nessuno, chiedo semplicemente di usare il campo e gli spazi parrocchiali in modo consono, quindi senza schiamazzi, offese e bestemmie. E poi rispettando il divieto di fumo. Ricordo che a seguito di certi comportamenti ci sono ragazzi che non frequentano più questi spazi. Mi auguro che la lezione venga capita e magari di vedere questi giovani anche in chiesa per pregare».

COMUNE SOLIDALE

Ieri intanto al parroco è arrivata anche la solidarietà del sindaco Nadia Zanchin e dell'amministrazione: «Prima di tutto ha spiegato la prima cittadina mi sento di rivolgere a don Mirco la nostra totale vicinanza: sappiamo che questa è una situazione che dura da tempo e che il parroco sta facendo di tutto per cercare di risolvere questi problemi». Ed è per questo che il Comune ha annunciato di voler fare la propria parte e di voler sostenere il sacerdote. «Ci sono delle situazioni conclude la Zanchin che devono essere affrontate: per questo stiamo predisponendo specifici progetti a livello di politiche sociali che condivideremo con la parrocchia, cercando appunto di risolvere alcune criticità. Don Mirco non verrà lasciato solo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino