BERGANTINO - La Golf grigia accartocciata sul campo, i segni di pneumatici sull’asfalto della nuova Eridania e quel corpo estratto già esanime dal groviglio di...
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Per estrarre il conducente è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, ma quando Andrea Taccini è stato affidato alle cure dei sanitari, per lui non c’era più nulla da fare. Il suo cuore aveva smesso di battere così ai sanitari del Suem non è rimasto altro da fare se non constatare la morte dell’uomo. L’elisoccorso, atterrato in zona, è decollato poco dopo senza nessun ferito da trasportare visto il tragico epilogo dell’incidente. Che cosa l’ha provocato? È la domanda a cui finora nessuno ha saputo dare una risposta.
USCITA DI STRADA
Tante le ipotesi: il 49enne potrebbe essere uscito di strada per una distrazione (magari un’occhiata veloce al cellulare), per la velocità eccessiva, per schivare un ostacolo improvviso che potrebbe esserglisi parato davanti. E non è del tutto esclusa neppure l’ipotesi del malore improvviso, che potrebbe averlo colto alla guida senza neppure dargli il tempo di reagire. I carabinieri di Castelmassa, che si sono occupati dei rilievi, hanno sequestrato il cellulare: il dispositivo potrebbe contenere informazioni utili per ricostruire gli ultimi istanti della vita di Andrea.
La salma è ora a disposizione della Procura di Rovigo, che valuterà se disporre o meno accertamenti come l’esame esterno o l’autopsia. Intanto il paese piange la scomparsa di Andrea, dipendente della vetreria Bormioli di Bergantino e appassionato di calcio, uno sport che ha praticato quando era più giovane.
Amava molto anche i cani, in particolare il suo meticcio di colore bianco. Il 49enne, celibe e senza figli, abitava con i genitori e aveva un fratello, a cui la tragedia di ieri è caduta addosso come un macigno. «Era una persona tranquilla, cordiale, che ultimamente non lo vedevo spesso in giro – ricorda il sindaco Giannino Rizzati – l’intera comunità si stringe attorno al dolore di questa famiglia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino