PIANIGA - I carabinieri hanno appurato che il bandito non gli ha puntato contro una pistola vera, ma solo una scacciacani. Ma il benzinaio non poteva certo sapere che l'arma...
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Secondo le forze dell'ordine e il responsabile della catena delle aree di servizio dell'azienda, la reazione di Nicolini è stata temeraria, e avrebbe potuto metterlo ulteriormente a rischio. Per i clienti e gli amici, invece, Francesco Nicolini si è comportato da eroe e da due giorni riceve elogi da tutti. «Ho sempre fatto questo mestiere e non è la prima volta che mi capita di essere rapinato. Lunedì sera ci ho messo solo un secondo a capire le intenzioni del bandito. E' arrivato con uno scooter e invece di fermarsi alla pompa di benzina, come sarebbe stato più logico, ha parcheggiato la moto a fianco della pompa del gas, dove stavo rifornendo l'auto di un cliente. La mia improvvisa reazione lo ha completamente spiazzato. Prima gli ho deviato la canna della pistola puntata contro la mia testa, poi gli ho dato alcuni spintoni e infine l'ho picchiato sul casco con un contenitore pieno di monete. Vuoi i miei soldi, vuoi i miei soldi? gli ho gridato - Vatteli a raccogliere e così dicendo ho gettato al vento due manciate di banconote. Lui ne ha raccolte alcune da terra, poi è risalito sulla moto ed è fuggito imboccando via Accoppè, in direzione Arino di Dolo. Dopo avere percorso una cinquantina di metri, si è girato e mi ha sparato contro un colpo di pistola». I carabinieri della Tenenza di Dolo hanno raccolto il bossolo espulso dall'arma e hanno appurato che a sparare è stata una pistola scacciacani. Le immagini delle telecamere per ora non hanno consentito di identificare il bandito.
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Il Gazzettino