Benetton-Lvmh, prove di accordo per i duty free negli aeroporti

Il duty free di Qaia ad Amman in Giordania
MILANO - World Duty Free scatta in Borsa e mette a segno un rialzo del 4,75% a 8,81 euro all'indomani del divorzio dell'amministratore delegato della società, che riapre...

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MILANO - World Duty Free scatta in Borsa e mette a segno un rialzo del 4,75% a 8,81 euro all'indomani del divorzio dell'amministratore delegato della società, che riapre il capitolo delle alleanze. L'annuncio, arrivato alla vigilia a mercati chiusi, sull'uscita a fine anno di José Maria Palencia per la diversità di vedute sulle strategie della società è stato accolto dal mercato con un botto nella prima parte della seduta, quando il titolo Wdf è stato anche fermato per eccesso di rialzo.




Poi ha ridotto i guadagni confermandosi comunque il migliore tra i big di Piazza Affari nel finale, tra scambi sei volte superiori alla media delle ultime trenta giornate. La Borsa ha così riacceso i riflettori sulla holding della catena di negozi duty e tax free, scorporata l'anno scorso da Autogrill proprio per valorizzarla attraverso accordi con gruppi del settore. Il socio forte, la famiglia Benetton si è detta infatti anche pronta a fare un passo indietro rinunciando, nel caso di alleanza, al ruolo di azionisti di riferimento.



Nel comparto dei negozi aeroportuali, che ha visto di recente uno dei maggiori player, Dufry, rilevare la concorrente Nuance, Wdf viene considerata ormai più una potenziale preda che un acquirente. Tra i papabili non c'è Dufry, quanto piuttosto - almeno secondo gli analisti di Fidentiis - Dfs (gruppo Lvmh). Proprio l’altro ieri DFs Group, divisione del colosso Lvmh, ha stretto un accordo con i Benetton per gestire a Venezia, il Fondaco dei Tedeschi e creare una nuova destinazione commerciale e culturale sul Canal Grande. Il progetto segna l'ingresso di Dfs in Europa. La società del gruppo Lvmh è attiva nella vendita di prodotti di alta gamma ai viaggiatori internazionali. Costituita ad Hong Kong nel 1960 rappresenta grandi marchi del mondo della cosmesi, profumi, orologeria, gioielli, moda e accessori, insieme ai marchi italiani del vino, della gastronomia e degli articoli da regalo. Il Fondaco dei Tedeschi è di proprietà di Edizione, società interamente controllata dalla famiglia Benetton. Ma in lizza per un alleanza con World Duty Free ci sono anche altri big del settore, a partire dai coreani. Qualche indicazione più chiara sulle strategie di Wdf arriverà comunque dal presidente Gianmario Tondato il prossimo 2 ottobre dopo il Cda che prenderà atto delle dimissioni di Palencia e indicherà come organizzare l'assetto di vertice in attesa della nomina di un nuovo amministratore delegato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino