BELLUNO - Quasi tre truffe denunciate ogni giorno nel 2019, in provincia. Con questi numeri, in crescita di anno in anno, è allarme. E allora, con la regia della...
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IL MECCANISMO
Sarà istituito un canale diretto di comunicazione tra le forze di polizia e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, l’Inail, l’Agenzia delle Entrate, l’Usl 1 Dolomiti, Bim Gsp, il Bim Belluno Infrastrutture, E-Distribuzione, Enel Energia, Ascotrade. Tutte gli enti aderenti informeranno le forze dell’ordine sulle attività programmate nel territorio e sui nominativi degli operatori dei partner del progetto. In questo modo, quando un cittadino si ritroverà alla porta un addetto dell’Enel, una assistente sociale o anche un tecnico del gas, potrà chiamare il 112 e 113 per verificare, in tempo reale, se coloro che si sono presentati presso il proprio domicilio o la sede legale dell’azienda siano “veri” addetti o solo dei truffatori.
IL PIANO
Tre i progetti principali messi in campo. Il primo, con il supporto di Provincia e Camera di Commercio, prevede la capillare diffusione, attraverso la rete dei negozi di vicinato, del vademecum anti-truffa elaborato dalla Prefettura e dalle forze di polizia. Il secondo è stato ollustrato da Esposito: «In collaborazione con Anap (associazione pensionati di Confartigianato) sarà pubblicata, sul periodico dell’associazione, una rubrica nella quale saranno illustrati i casi più particolari di truffa avvenuti in provincia e forniti alcuni consigli per difendersi». Infine sarà creata sul sito web della Prefettura di Belluno una sezione dedicata alle truffe con informazioni utili su come riconoscere un truffatore. «Spesso, infatti, il truffatore finge di essere un pubblico ufficiale o un incaricato delle società erogatrici di servizi pubblici - è stato spiegato -. La migliore difesa, anche in questi casi, è la conoscenza».
I DATI
«Le truffe sono l’unico fenomeno criminoso in costante crescita sul nostro territorio - ha detto i prefetto -. La provincia di Belluno è tra quelle maggiormente colpite a livello nazionale: siamo tra le prime 10 città. Se per la sicurezza in generale questo è un territorio straordinariamente che si colloca sempre ai vertici delle classifiche, per le truffe abbiamo una situazione ribaltata, con incrementi del 20, 30 talvolta 40% di anno in anno». I dati lo confermano: siamo passati dalle 688 del 2016, alle 769 denunciate nel 2017, e alle 957 del 2018. Nel 2019, fino a fine ottobre siamo già a 876 (tre ogni giorno) e tutto lascia presupporre che si supererà il dato dell’anno scorso. La fascia di età più colpita è quella tra i 30 e 65 anni (64% delle vittime) e solo l 13% riguarda persone over 65. «Sono un fenomeno complesso - spiega il prefetto -. Sono consumate in rapporto diretto con la vittima, a domicilio, in abitazione, nelle aziende, ma il numero più corposo di truffe oggi viene consumato attraverso Internet, il 60% dei raggiri». Dati che vanno letti con due precisazioni: spesso vittima e truffatore, nel caso di truffe telematiche sono fuori provincia e in tantissimi casi, soprattutto per gli anziani, le truffe non vengono denunciate. Quindi ci sono ben più di 3 raggiri ogni giorno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino