Modelle sfilano in piazza per sfidare la malattia

L'applauditissima sfilata organizzata ieri sera in piazza dei Martiri a Belluno
 Le guerriere fiorite hanno conquistato la piazza. Hanno attraversato la passerella con un sorriso accennato sulle labbra colorate, i piedi nudi sul parquet bagnato della...

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 Le guerriere fiorite hanno conquistato la piazza. Hanno attraversato la passerella con un sorriso accennato sulle labbra colorate, i piedi nudi sul parquet bagnato della corsia, l’emozione di sentirsi belle sotto gli occhi di migliaia di persone. Nonostante la malattia, nonostante la chemio e il dolore. Silvia Bisconti dell’atelier Raptus and Rose è riuscita ancora una volta nella magia. «Queste donne ci chiedono di guardarle con gli occhi del cuore – ha detto prima dell’inizio dell’evento -, sono coraggiose, sono guerriere fiorite»


Il pubblico piangeva, filmava la sfilata, scattava foto e si asciugava gli occhi. Le donne restavano ipnotizzate a guardare le altre donne, complici ed emozionate. Esattamente l’atmosfera che Bisconti e Lions Club Belluno volevano creare. La sfilata, tenutasi ieri sera in piazza dei Martiri, ha sfidato la malattia oncologica ma anche il meteo. L’evento, voluto dal Lions per festeggiare i sessant’anni dalla nascita del Club a Belluno, è partito con una buona mezz’ora di ritardo proprio per la pioggia battente che sembrava non dare tregua. Il primo a salire sulla pedana è stato il tenore bellunese Domenico Menini; il cantante si è esibito nonostante il cattivo tempo, strappando scrosci di applausi dal pubblico. Ma è stato quando sulla pedana sono salite loro, le pazienti curate dall’equipe senologica guidata da Laura Renon, premio San Martino 2017, che il maltempo ha fatto un passo indietro. Il defilé è alla fine stato graziato e le 48 modelle per un giorno hanno sfilato senza intoppi. Erano malate, donne con storie di malattia alle spalle, socie del Lions e consigliere comunali. Sorridevano timidamente, qualcuna salutava le amiche tra il pubblico, belle e raggianti vestite dai capi unici, realizzati su misura per ciascuna di loro, dall’atelier con sede in riva al Piave in via Alzaia. In testa, in alcuni casi a coprire i segni della malattia, tutte portavano turbanti, fiori e foglie, addosso abiti leggeri e fluttuanti. «Oggi lasciamo la malattia fuori dalla porta – le parole di Renon, anche lei tra le modelle -, esalteremo la bellezza di tutte e con essa esorcizzeremo la paura»
«L’amministrazione comunale ha patrocinato ben volentieri l’evento –ha dichiarato, negli interventi di apertura, la vice sindaco Lucia Olivotto -. Grazie a tutte le donne che si sono messe a disposizione per offrire questa testimonianza di vita e di coraggio fortissime. Noi donne abbiamo una forza particolare, quando vogliamo far passare un messaggio». Un pensiero, immancabile e doveroso, è andato all’equipe della dottoressa Renon, medici e infermieri del San Martino impegnati quotidianamente a curare e a dare supporto alle donne operate di tumore al seno. In un momento in cui il tema della sanità bellunese è particolarmente caldo, Olivotto ha voluto ricordare come il nosocomio cittadino racchiuda eccellenze invidiabili. 
 

L’occasione era il compleanno del Lions Club Belluno. Il sodalizio guidato da Luciana Zollino, ha preferito spegnere le sessanta candeline non con una festa tra soci ma con un grande evento di piazza dedicato alla città, alle donne e alla ricerca. «Il nostro scopo è lanciare un messaggio positivo a favore della ricerca e della medicina – le sue parole - Queste donne sono simbolo di speranza» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino