Le guerriere fiorite hanno conquistato la piazza. Hanno attraversato la passerella con un sorriso accennato sulle labbra colorate, i piedi nudi sul parquet bagnato della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il pubblico piangeva, filmava la sfilata, scattava foto e si asciugava gli occhi. Le donne restavano ipnotizzate a guardare le altre donne, complici ed emozionate. Esattamente l’atmosfera che Bisconti e Lions Club Belluno volevano creare. La sfilata, tenutasi ieri sera in piazza dei Martiri, ha sfidato la malattia oncologica ma anche il meteo. L’evento, voluto dal Lions per festeggiare i sessant’anni dalla nascita del Club a Belluno, è partito con una buona mezz’ora di ritardo proprio per la pioggia battente che sembrava non dare tregua. Il primo a salire sulla pedana è stato il tenore bellunese Domenico Menini; il cantante si è esibito nonostante il cattivo tempo, strappando scrosci di applausi dal pubblico. Ma è stato quando sulla pedana sono salite loro, le pazienti curate dall’equipe senologica guidata da Laura Renon, premio San Martino 2017, che il maltempo ha fatto un passo indietro. Il defilé è alla fine stato graziato e le 48 modelle per un giorno hanno sfilato senza intoppi. Erano malate, donne con storie di malattia alle spalle, socie del Lions e consigliere comunali. Sorridevano timidamente, qualcuna salutava le amiche tra il pubblico, belle e raggianti vestite dai capi unici, realizzati su misura per ciascuna di loro, dall’atelier con sede in riva al Piave in via Alzaia. In testa, in alcuni casi a coprire i segni della malattia, tutte portavano turbanti, fiori e foglie, addosso abiti leggeri e fluttuanti. «Oggi lasciamo la malattia fuori dalla porta – le parole di Renon, anche lei tra le modelle -, esalteremo la bellezza di tutte e con essa esorcizzeremo la paura»
«L’amministrazione comunale ha patrocinato ben volentieri l’evento –ha dichiarato, negli interventi di apertura, la vice sindaco Lucia Olivotto -. Grazie a tutte le donne che si sono messe a disposizione per offrire questa testimonianza di vita e di coraggio fortissime. Noi donne abbiamo una forza particolare, quando vogliamo far passare un messaggio». Un pensiero, immancabile e doveroso, è andato all’equipe della dottoressa Renon, medici e infermieri del San Martino impegnati quotidianamente a curare e a dare supporto alle donne operate di tumore al seno. In un momento in cui il tema della sanità bellunese è particolarmente caldo, Olivotto ha voluto ricordare come il nosocomio cittadino racchiuda eccellenze invidiabili.
L’occasione era il compleanno del Lions Club Belluno. Il sodalizio guidato da Luciana Zollino, ha preferito spegnere le sessanta candeline non con una festa tra soci ma con un grande evento di piazza dedicato alla città, alle donne e alla ricerca. «Il nostro scopo è lanciare un messaggio positivo a favore della ricerca e della medicina – le sue parole - Queste donne sono simbolo di speranza» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino