Gli islamici non parlano di moschea: «Venite, ecco i lavori all'ex caserma»

L'ex caserma Piave
BELLUNO - «Venite a visitare la nostra sede per vedere i lavori che stiamo realizzando». L'associazione islamica Insieme per il Bene Comune butta acqua sul...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BELLUNO - «Venite a visitare la nostra sede per vedere i lavori che stiamo realizzando». L'associazione islamica Insieme per il Bene Comune butta acqua sul fuoco acceso dal Patto Belluno Dolomiti. Nessuna risposta piccata, nessuna voglia di rispondere a tono. Il gruppo che ha ottenuto dal Comune la gestione dell'edificio 16 all'interno del complesso dell'ex caserma Piave dà qualche spiegazione ai dubbi sollevati dal presidente del Patto Luca Dalle Mule e ribadisce, una volta di più, la propria buona fede.


Non parla di moschea, ma di sede per un'associazione culturale che ha intenzione di sviluppare attività rivolte anche ai cittadini bellunesi per farsi conoscere e integrarsi. Come cene, corsi di lingua, spettacoli teatrali. «Vorremo invitare le persone che hanno sollevato queste polemiche a visitare di persona la nostra sede per vedere ciò che stiamo realizzando e i lavori che stiamo svolgendo - fanno sapere dall'Ipbc -. Inoltre alleghiamo copia del nostro codice fiscale, dello statuto e della registrazione dell'associazione, questo per smentire alcune false dichiarazioni dei giorni scorsi. Alleghiamo inoltre copia dell'assicurazione dell'immobile per quanto riguarda danni a persone o cose».

Secondo la lista in corsa in appoggio a Paolo Gamba, infatti, sopra l'affido dell'immobile al sodalizio islamico ci sarebbero molte nubi. O, quanto meno, diversi punti non chiariti, attorno ai quali si concentrano le polemiche dei detrattori, di chi teme che l'operazione nasconda l'insediamento di una moschea all'interno del territorio comunale. Tra questi le poche informazioni fornite dall'associazione in merito al proprio statuto, alle attività da svolgersi alla Piave e al tipo di interventi in atto in questo momento per la sistemazione dell'edificio. Tutti elementi su cui l'associazione ha cercato di dare risposte con una nota stampa e un invito a recarsi in via Tiziano Vecellio per visitare la famosa sede. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino