La tradizione continua in tutto il Nordest per la festa della Befana. E i falò iniziano stasera. Il 5 gennaio sera, vigilia dell'Epifania, a Cavallino-Treporti si...
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Un immutabile detto proverbiale lagunare definisce buono o cattivo l'auspicio per l'annata, laddove para il vento. Il concetto è qui espresso nel chiaro dialetto locale: Có e faìve e va a matina (est), tòl su el saco e va a farina! Có e faìve e va a sera (ovest), poénta de piena calièra! Có e faìve e va al mar (sud), tòl su el saco e va insacàr! Có e faìve e va a montagna (nord), chi ghin'à ghin magna!.
I pavineri sono piramidi di materiali rigorosamente naturali da risulta dell'annata agricola. Una volta venivano allestiti da ciascuna famiglia di ortolani, usando canne, fascine, strame, sterpaglie in genere, bene assestate attorno ad un palo piantato appositamente, alto una decina di metri. Oggi sono meno, ma sono aumentati quelli costruiti da gruppi di famiglie e sono pavineri che raggiungono i 20 metri e spesso ritenuti vere e proprie opere d'arte.
L'accensione avviene all'imbrunire della sera, al primo tocco dell'avemaria. Sono i bambini a farla, presi per mano dai nonni con i tizzoni in mano. Nonostante il modernismo di moda, qui i pavineri si contano ancora a decine, per la gioia di grandi e piccini.
Questo lo si deve molto all'opera dell'Associazione Onlus Usi e costumi di Cavallino-Treporti promossa 28 anni fa dal neo cav. Artiano Bodi e da lui sostenuta col patrocinio e collaborazione di enti, associazioni e privati.
Al Concorso dei Pavineri si aggiungono i concorsi dei presepi allestiti dalle famiglie, il concorso delle pinse e la rappresentazione del grande e suggestivo Presepio Vivente che si terrà per la 24.ma volta
NOALE - "El domilaventi, ano bisesto, de speranze ga pien el cesto! Ma el vento ch’el fumo spranpagna, podarave lassar che qualcun se lagna, par tanti simisi e poco fen… ma come senpre, l’ano tièn! Basta ciaparlo come che ‘l vièn!”. “El pronostego” del vate per il nuovo anno segna cauto ottimismo: faville da Noale verso la montagna segnano, in una vigilia dell’Epifania col cielo terso, una Pirola Parola coi fiocchi, dove convengono circa 10mila visitatori, merito soprattutto del gran lavoro dei volontari nel preparare uno dei panevin più celebri e spettacolari della provincia.
FRIULI - I falò epifanici, antico rito friulano, anche nel 2020 si riaccenderanno ogni anno con particolare solennità a Tarcento ( Udine), dove i fuochi di questa antichissima tradizione vengono appiccati a ogni Epifania ininterrottamente dal 1928 a Coia. Oggi, domenica 5 gennaio, l'Epifania Friulana (giunta alla 92.
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Il Gazzettino