PADOVA C’è un’ulteriore proroga che stoppa la lottizzazione. Le ruspe, quindi, per ora non arrivano. E il margine di tempo per trovare una soluzione adesso...
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IL SINDACO
E il primo cittadino a questo proposito ha osservato: «Sono sempre attento alle richieste dei cittadini e a non “vendere” promesse facili che traggono in inganno. Ho studiato le carte, ho valutato il dossier che mi era stato lasciato da Arturo Lorenzoni, mi sono confrontato positivamente con IRA e poi con gli assessori competenti e abbiamo costruito un’azione all’insegna del buonsenso, che se da un lato tutela i diritti di IRA, dall’altro ci dà il tempo di soddisfare le richieste della popolazione e di verificare se esiste un’alternativa radicale ed equa per tutti. Io amo l’ambiente e voglio dimostrarlo con i fatti. Pertanto, cercherò con impegno una via d’uscita che eviti la lottizzazione in loco. E se la troveremo dovremo tutti metterla in pratica con decisione, unità e ancora buon senso. Dopo l’Iris proveremo a tutelare anche questa zona nella trasparenza e rispettando la normativa».
GLI ASSESSORI
E l’assessore Bressa ha aggiunto: «Abbiamo individuato la norma che consente una prova di 3 anni e la società ha già comunicato di volersene avvalere. Ora, quindi, c’è meno pressione e abbiamo più tempo per lavorare con il sindaco Giordani e l’assessore all’Urbanistica Ragona a una soluzione diversa per il Basso Isonzo, e che nel contempo permette ai privati di farsi avanti per rendersi protagonisti di un’auspicata riduzione del consumo di suolo». Soddisfatto è anche lo stesso Ragona, nominato da pochi giorni: «Certo, è solo il primo passo, ma quando le parti in gioco hanno la volontà di lavorare in sinergia, parte del lavoro è già fatto. La strada individuata ci dà il tempo per trovare una soluzione che permetta da un lato di tutelare gli interessi di IRA, dall’altro di salvaguardare una zona strategica dal cemento. Ho già parlato con la collega Gallani e metteremo in campo tutti gli strumenti per arrivare a un risultato che in primo luogo riconosca l’importanza di un progetto come il Parco Agricolo del Basso Isonzo. Ringrazio i cittadini che si sono mobilitati e che hanno dato suggerimenti: li ascolteremo e troveremo risposte insieme».
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Il Gazzettino