Banda della Honda, decine di furti in tutto il Veneto: arrestati due sinti

Un'immagine dei due rapinatori
BASSANO DEL GRAPPA - Sono accusati di aver messo a segno una ventina di colpi nelle province di Vicenza, Treviso, Venezia e Padova. Ma ora per loro è arrivato il momento di...

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BASSANO DEL GRAPPA - Sono accusati di aver messo a segno una ventina di colpi nelle province di Vicenza, Treviso, Venezia e Padova. Ma ora per loro è arrivato il momento di saldare il conto con la giustizia: Daglis Gabrieli, 40 anni e Paolo Massaroni, 45enne, entrambi italiani di origini sinte, pluripregiudicati, sono stati arrestati dai carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in regime dei domiciliari emessa dal Gip Barbara Maria Trenti, del Tribunale di Vicenza e ora sono attesi all’interrogatorio di garanzia.


La particolarità della banda è legata al fatto che per i colpi usavano una motocicletta Honda di grossa cilindrata, con il quale sono stati "immortalati" dagli uomini dell'Arma (come si può vedere vede nella foto qui sopra). Gabrieli era il "pilota", mentre Massaroni andava all’assalto delle vittime, per poi raggiungere velocemente il compagno e partire a tutta velocità. Entrambi sono al centro di un’indagine, denominata "Last Break", condotta dai carabinieri e coordinata dal p.m. Alessandra Block, della Procura di Vicenza, 

L'indagine è scattata la scorsa estate quando, a Schiavon (Vicenza) da una macchina che stava per partire, i due uomini avevano aperto una portiera, strappando una borsa dalle mani della proprietaria. Successivamente avrebbero colpito nelle abitazioni e negli esercizi commerciali di ogni genere, senza remore o scrupoli. Durante uno dei loro raid, in un locale pubblico, nel quale si erano introdotti dopo aver forzato la porta di accesso, venivano affrontati dal proprietario e per guadagnarsi la fuga, lo hanno minacciato con un grosso cacciavite.

I sospetti che hanno permesso ai carabinieri di identificarli, nonostante fossero sempre mascherati, sono partiti da testimonianze e filmati delle telecamere di videosorveglianza, dettagli che hanno fornito delle piste di investigazione fruttuose.
 


Durante l’arresto di Gabrieli e Massaroni, sono state eseguite anche delle perquisizioni domiciliari, che hanno permesso il rinvenimento non solo della motocicletta utilizzata per compiere i reati, ma anche altre prove a carico dei due. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino