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CITTADELLA (PADOVA) - «Il diretto responsabile, genitore di un nostro giocatore, è stato identificato ed allontanato da tutti gli eventi della nostra società. Con lui ci siamo confrontati, non ci ha chiesto scusa e risponderà a chi di dovere. Sappiamo esserci indagini in corso. Il figlio continuerà a giocare perché non ha nessuna colpa». Le parole sono di Mattia Zanon, presidente della società di pallacanestro Cittadella Brenta Gunners fondata nel 2013, con sede a Cittadella. Due le squadre, una in Prima divisione che vede impegnati anche i dirigenti, in campo a Santa Croce Bigolina di Cittadella e l’Under 17 che gioca a San Martino di Lupari. Zanon, 27 anni, assieme ai dirigenti Filippo Campagnolo, Ermanno Pierobon ed Enrico Cecchetto, ieri in municipio con il sindaco Luca Pierobon e l’assessore allo Sport Diego Galli, hanno ribadito la vicinanza alla giovane arbitra e la condanna di quanto accaduto che si è riversato anche sulla società fondata da persone appassionate della pallacanestro. «Fondamentale il rispetto come insegna il basket e com’è nelle nostre realtà - ha detto il sindaco anche lui ex cestista - Non ci deve essere una caccia alle streghe, siamo vicini come Amministrazione a questa realtà sportiva che è sana e seria. Tutta la nostra vicinanza all’arbitra, ruolo difficile, tratta in modo inqualificabile. Se i vertici lo consentiranno, è mio desiderio invitarla assieme alla famiglia in Consiglio comunale per esprimere personalmente ed a nome di tutta la città, la nostra solidarietà. Dirigente e giocatori sono incolpevoli, il responsabile, non cittadellese, dovrà rispondere».
PRESA DI DISTANZE
«Mai era avvenuta una cosa del genere e alcuni nostri genitori presenti - spiega Zanon - hanno cercato di far smettere gli insulti».
IL PADRE
«Da uomo di sport capisco il danno d’immagine causato alla società che ringrazio assieme all’Amministrazione di Cittadella per la presa di posizione - ha dichiarato il papà dell’arbitra diciassettenne - Sono stato sentito in questura dove ho spiegato quanto avvenuto». Sull’ipotesi dell’allontanamento dell’Under 17 dal campo di gioco di San Martino di Lupari, alla società non è giunta nessuna comunicazione e ritiene sarebbe un danno profondo prima di tutto per i giovani giocatori. II Basket Cittadella invece, chiamato in causa in principio con diversi attacchi social, non è responsabile e nulla c’entra con questo episodio.
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