Cassonetti, marciapiedi, parcheggi: la mappa delle barriere da eliminare

Cassonetti, marciapiedi, parcheggi: la mappa delle barriere da eliminare
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PORDENONE - Eliminazione delle barriere architettoniche: venerdì la giunta comunale, dopo i vari incontri con le associazioni delle persone con disabilità cognitiva, sensoriale e fisica, adotterà il Peba, il piano che permetterà di eliminare veri e proprio ostacoli, talvolta molto pericolosi, per chi è costretto a muoversi in carrozzina o ad orientarsi con un bastone. Da quel momento, prima che il piano possa approdare in Consiglio comunale, potranno essere presentate osservazioni e modifiche. Gli interventi saranno finanziati dal Bando delle periferie, al quale il comune di Pordenone ha partecipato con la proposta progettuale complessiva 'i20aPN'' che contiene, tra gli altri, il Peba. 

L'ISPEZIONE Ieri mattina rappresentanti delle varie associazioni, gli architetti Erica Gaiatto e Francesco Casola, accompagnati dall'assessore Cristina Amirante, si sono dati appuntamento davanti al parco Querini. Lì, a piedi, hanno percorso tutta via Oberdan sino al palazzo della Regione. «Una verifica sottolinea l'assessore nel corso della quale è stato possibile individuare numerose criticità ed avanzare delle proposte di modifica ad un progetto già definito». Situazioni che Amirante già conosceva (in parte) e che ha voluto constatare di persona. «Sono presenti ostacoli rivela che metterebbero in difficoltà chiunque e non soltanto i disabili. Per esempio il posizionamento di alcuni cassonetti dell'immondizia e la presenza di una pista ciclabile, non ben distinta dal percorso pedonale, sulla quale, tra l'altro, si fermano pure i bus. Elementi, quindi, che costituiscono pericolo. È inoltre stata proposta una soluzione semplice, attraverso il posizionamento di un passamano, per evitare, per esempio, che un non vedente rimanga impigliato sul tirante che sorregge il palo dell'illuminazione pubblica». 
LE CRITICITÁ Non è soltanto via Oberdan, dove sono state evidenziate pendenze, buche e salti di quota pericolosi per le carrozzine, a presentare criticità a Pordenone. Diverse zone della città non sono a misura di persone portatori di handicap. Rispetto al passato, per dire il vero, sono state attuate alcune migliorie e altre sono previste a partire dal prossimo anno. Per alcune situazioni è necessario intervere con tempestività e soprattutto investire molte risorse. «Ieri fa notare Amirante abbiamo analizzato la situazione di via Oberdan, in quanto rappresenta uno degli ingressi principali alla città e, lo dicono i rilievi effettuati, è tra le strade maggiormente trafficate. Anche da pedoni e biciclette. Come amministrazione, proprio al fine di arrivare quanto prima alla sistemazione dei punti più critici, abbiamo previsto la creazione di un capitolo di spesa dal quale poter attinge ogni anno. I soldi li recupereremo da una quota parte degli oneri di urbanizzazione e dai contributi che i comuni, che hanno già adottato il Peba, possono ottenere dalla Regione». 

LE PRIORITÁ Gli intereventi da effettuare andranno in ordine di priorità. Tra le situazioni di pericolosità, che dovranno essere risolte quanto prima, figura quella del marciapiede in via Beato Odorico: «Qui addirittura allarga le braccia l'assessore il parcheggio per le persone con disabilità si trova direttamente sopra al marciapiede». C'è poi il tratto compreso tra via Roma e piazzetta Pescheria che, nei progetti dell'amministrazione Ciriani, diventerà completamente senza barriere: «In funzione del fatto che lo andremo a predisporre una zona a traffico limitato - sottolinea Amirante - , procederemo con un livellamento tra asfalto e marciapiede». A partire dal 2020 sono previsti interventi sostanziosi che permetteranno non solo di dare un nuovo volto ad una parte di Pordenone ma, soprattutto, di mettere nelle condizioni migliori le persone portatrici di handicap fisici e non vedenti di poter camminare senza incorrere in pericoli che attualmente, invece, sono dietro l'angolo. 
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Il Gazzettino