Barricato in casa per evitare il tso, irruzione dei militari: sedato il 61enne

PADOVA - Sono continuati fino al tardo pomeriggio  i tentativi dei carabinieri dell'Alta Padovana per convincere un 61enne di Santa Giustina in Colle (Padova) a...

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PADOVA - Sono continuati fino al tardo pomeriggio  i tentativi dei carabinieri dell'Alta Padovana per convincere un 61enne di Santa Giustina in Colle (Padova) a consegnarsi ai militari e ai medici, che stavano cercando da ieri mattina - 7 aprile - di eseguire un Trattamento sanitario obbligatorio, firmato dal sindaco Moreno Giacomazzi.

L'uomo è stato chiuso in casa ma verso le 16.30 i militari sono entrati riuscendo a sedarlo.

Ieri aveva aperto la porta alla Polizia locale, ma aveva reagito colpendo con un forcone un agente, che indossava fortunatamente un giubotto protettivo. Pare che abbia con sé una motosega, motivo per cui Carabinieri e Polizia locale stanno prendendo tutte le precauzioni.  A dialogare con lui c'era  un mediatore, supportato dai militari.

La trattativa

L'abitazione dell'uomo è circondata. «La situazione si fa sempre più complicata - ha riferito il sindaco Giacomazzi - l'uomo è seguito dagli anni '90 dal Centro di salute mentale di Camposampiero, altre volte si era opposto ai Tso, ma alla fine aveva ceduto, questa volta la chiusura forzata in casa per il lockdown e l'aggravarsi della malattia rendono difficilissimo condurlo a ragione, sto tenendo costantemente monitorata la situazione. I carabinieri sono molto cauti, incursioni e forzature non se ne possono fare, del resto il paziente non ha commesso alcun reato e un'azione di sfondamento potrebbe provocargli seri danni alla salute, dobbiamo mediare», ha concluso. 

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Il Gazzettino