I baristi chiedono la proroga dei plateatici gratis: «La crisi dopo il Covid continua»

Barbara Maltarello del bar Pedavena di Rovigo
ROVIGO  - Dopo due anni di gratuità, per i bar e i ristoranti della città torna il salasso della Tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Dal primo...

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ROVIGO  - Dopo due anni di gratuità, per i bar e i ristoranti della città torna il salasso della Tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Dal primo aprile, infatti, sedie e tavolini esterni torneranno a pagamento e gli esercenti dovranno dunque versare al Comune la Tosap in base alla metratura occupata e alla struttura dell’estivo scelta, ossia dehors o semplici ombrelloni. Una tassa che pesa sulle casse dei locali dai 3 ai 10 mila euro l’anno, in base agli spazi.

IL DISAPPUNTO
«In queste settimane stiamo lavorando meno rispetto allo scorso anno, ossia quando non c’erano ancora vaccinazioni e i contagi erano un grosso problema – spiega Raffaele Berti del Caffè Garibaldi -. Sono momenti davvero difficili. Abbiamo dovuto affrontare le chiusure, il taglio dei tavoli per garantire il distanziamento, ed ora, le utenze raddoppiate. Ci aspettavamo un po’ più di comprensione. La gratuità dei plateatici ci avrebbe sicuramente dato un po’ di respiro». Dello stesso parere anche Mela Wang del Caffè Molinari, in piazza Vittorio Emanuele II: «Ci aspettano ancora tempi duri – spiega la barista -. Le bollette sono raddoppiate, siamo passati da 600 euro a di più di 1300 euro al mese per l’energia. Senza contare che la gente ha iniziato a tagliare le spese rinunciando alla brioche o all’aperitivo a causa dei costi alti del carburante e bollette. Il plateatico allargato ci dava un po’ di sollievo, ma ora dovremo pagare anche gli spazi aggiuntivi».

Fa i conti sconsolato, assieme alla sorella Barbara, anche Massimo Maltarello del bar Pedavena: «E’ un brutto momento per tutti, soprattutto per chi ha un’attività di ristorazione con tanti frigoriferi. Stanno arrivando bollette da fare fallire le aziende. Fino alla fine dell’anno il Comune poteva concederci almeno uno sconto. Già pagare metà Tosap avrebbe dato un po’ di respiro alle tante attività presenti in città. Ci sono esercenti che avanzano dal Comune la restituzione dei soldi dall’ufficio tributi relativamente al pagamento anticipato del 2021 che si chiuse ai primi di marzo. Potrebbero almeno scalare la Tosap a chi pagò anticipatamente e non ha più visto restituita la cifra versata».

PROROGA GRADITA
«Abbiamo fatto una riunione con il sindaco e siamo stati avvisati che la Soprintendenza di Verona e Rovigo, tramite un suo ispettore, ha rilevato la necessità di rivedere il regolamento sui plateatici – aggiunge Cristina Bordon del Crimi Bhar, in via Cavour -. Ci hanno dunque avvisati che il 31 decade lo stato di emergenza. In verità però, noi non abbiamo ancora avuto la possibilità di lavorare a pieno ritmo. Tante le regole da rispettare in questi due anni. Una proroga della gratuità ci avrebbe sicuramente aiutato a ripartire».

Quindi Massimo Ferraresi del bar Dal Moro, sul Corso del Popolo: «Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato, la gratuità non poteva essere permanente. L’emergenza legata alla pandemia è sicuramente allentata rispetto agli anni scorsi, ma ora ci sono altre difficoltà da affrontare, come appunto il caro utenze. Sedie e tavolini gratuiti sarebbero sicuramente una aiuto per bar e ristoranti della città».

A preoccupare gli esercenti, non solo il salasso della Tosap, ma anche il nuovo regolamento che il Comune sta stilando assieme alle Belle Arti di Verona. «Prima della pandemia ci eravamo adeguati al regolamento (risalente alla giunta dell’ex sindaco Bergamin, ndr.) – fa notare Berti -. Abbiamo speso cifre importanti per acquistare ombrelloni rimovibili e arredi secondo i canoni richiesti dalle nuove disposizioni. Il nostro timore è quello d’essere costretti a cambiare nuovamente l’arredo per adattarci alle regole in arrivo. Sarebbe davvero una mazzata. Spero nel buon senso di chi ci proporrà il nuovo regolamento».
 

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Il Gazzettino