Barista suicida in casa: il marito indagato per maltrattamenti

Il bar di famiglia chiuso per lutto
ORMELLE - Forse sono stati i maltrattamenti dal marito ad aver aperto una breccia fatale nel suo intimo, già provato dall'abuso di alcol come confermerebbero alcune...

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ORMELLE - Forse sono stati i maltrattamenti dal marito ad aver aperto una breccia fatale nel suo intimo, già provato dall'abuso di alcol come confermerebbero alcune testimonianze, tra cui quella dello zio paterno. Per questo il sostituto procuratore Massimo De Bortoli ha indagato il marito di Tamara Sartor, la barista 44enne ritrovata morta in quello che sembra esser stato un suicidio per impiccagione, con l'ipotesi di reato di maltrattamenti e successiva morte. Sulla salma della Sartor è stata disposta l'autopsia, che verrà effettuata dal medico patologo pordenonese Antonello Cirnelli. Ci sono pochi dubbi sul fatto che la donna si sia uccisa.


Piuttosto l'attenzione degli investigatori è rivolta a scoprire se sul corpo della 44enne ci siano segni di violenza e maltrattamenti. Si era creata infatti una frattura profonda tra la donna e il marito, problemi familiari che stando a quanto raccontato dalla madre dell'uomo sarebbe stati causati dalla dipendenza dall'alcol di Tamara. 
C'erano tensioni - ha detto raccontato il suocero della 44enne, Cesare Colonnetta - rese più complicate da una certa dipendenza di mia nuora dall'alcol. Però posso dire che mio figlio ha cercato di aiutarla a venirne fuori, ma senza successo. Le aveva acquistato un'auto nuova, andavano in vacanza in Croazia, ma lei non faceva progressi, tanto da aver lasciato anche la gestione del bar di famiglia dove aveva lavorato per oltre vent'anni con i genitori». I dissapori fra i due sarebbero spesso sfociati in violenti litigi, tanto che numerose volte nella casa della coppia in via Tempio sarebbero intervenuti i Carabinieri. Ma non sarebbero mai seguite denunce da parte della donna nei confronti del coniuge. 
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Il Gazzettino