Rimproverata, tira la bici contro il barista. Poi torna con il padre e il convivente e lo aggredisce

Rimproverata, tira la bici contro il barista. Poi torna con il padre e il convivente e lo aggredisce (Foto di Pexels da Pixabay)
TRENTO - I carabinieri di Trento hanno identificato e denunciato per lesioni personali una ragazza, il padre di questa, ed il convivente di lei che, secondo i militari, sarebbero...

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TRENTO - I carabinieri di Trento hanno identificato e denunciato per lesioni personali una ragazza, il padre di questa, ed il convivente di lei che, secondo i militari, sarebbero i responsabili dell'aggressione al barista Adriano Cavosi avvenuta lo scorso giugno. Il barista era stato aggredito e minacciato nel locale che la figlia gestisce in via Vittorio Veneto a Trento dopo aver rimproverato una ragazza che stava passando in bici.


Cavosi le aveva chiesto di andare più piano e di usare la pista ciclabile. Per tutta risposta la donna lo aveva insultato e poi colpito, scagliandogli addosso la sua bici, prima di allontanarsi. Poco dopo la donna era tornata indietro accompagnata dal convivente, che aveva aggredito nuovamente il barista, questa volta alle spalle, minacciando di morte lui e la sua famiglia.

Cavosi, dolorante per le lesioni riportate, aveva quindi chiamato i carabinieri. Nel frattempo era stato nuovamente raggiunto dalla ciclista, che si era presentata in compagnia di un altro uomo, il padre, che aveva chiesto minacciosamente spiegazioni su quanto avvenuto, intimidendo ancora il barista. Cavosi aveva dovuto ricorrere alle cure mediche e in pronto soccorso aveva rimediato 10 giorni di prognosi.

Le indagini dei carabinieri sono proseguite e, con una certa sorpresa degli stessi militari, si è scoperto che il terzo uomo, che inizialmente aveva dichiarato di essere un conoscente del padre della ciclista, è in realtà il padre della donna. Gli investigatori sono quindi riusciti ad identificare la ciclista ed il compagno convivente, che avrebbe aggredito Cavosi alle spalle e per tutti e tre è partita la denuncia.
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Il Gazzettino