TRIESTE - Sarebbe meglio tirasse vento di Bora in vista di domani 13 ottobre quando si disputerà la 51ma edizione della Barcolana e invece tira vento di polemica...
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Una novità che ha suscitato immediate reazioni polemiche a partire dal tweet al vetriolo dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini: «Dopo i corsi di sci adesso arrivano i corsi di vela per immigrati con annessa raccolta firme per cancellare i Decreti Sicurezza. Roba da matti..." mentre il vicesindaco di Trieste Paolo Polidori commenta su Facebook: «Quando la politica, purtroppo, entra in Barcolana. È una questione di opportunità, di dignità e di stile, tenere lontane le questioni politiche da manifestazioni che devono unire, e non creare strumentalmente divisioni e polemiche. E invece, nel pieno stile Ics, si è ben pensato non solo di far partecipare i migranti alla regata, cosa di per sé legittima (se vista al netto dei soldi pubblici spesi dall’allora giunta Serracchiani, per far svolgere ai richiedenti asilo nientemeno che corsi di sci), ma di promuovere raccolte firme contro i decreti sicurezza dell’allora ministro Salvini».
Dunque aggiunge: «Questa iniziativa politica e smaccatamente provocatoria, all’interno di una manifestazione coorganizzata dal Comune di Trieste, denota l’assoluta bassezza di livello al quale non intendo mettermi, perché prima di ogni cosa va salvaguardata la splendida immagine che dobbiamo dare di Trieste al mondo intero. Stigmatizzo pertanto - conclude Polidori - senza più curarmi di loro, guardando e passando, questo gesto pusillanime e meschino perpetrato da chi, immerso fino al collo nel business dell’ipocrita accoglienza, si fa ora forte dell’appoggio incondizionato di questo nuovo governo invasionista. Buona Barcolana a (quasi) tutti!». A fargli eco la sindaca di Monfalcone Annamaria Cisint: «Che vergogna!! Il Governo finanzia in Barcolana la gita in barca di stranieri con i soldi delle nostre tasse!! #NonInMioNome #19OttobreTuttiRoma». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino