Alla biblioteca un barbone tiene lontani gli sbandati

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MESTRE - Un barbone "alla pari". Un clochard messo all’ingresso per tenere lontano chi, come lui, non ha un tetto e punta ai bagni della biblioteca civica. Certo non è un...

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MESTRE - Un barbone "alla pari". Un clochard messo all’ingresso per tenere lontano chi, come lui, non ha un tetto e punta ai bagni della biblioteca civica. Certo non è un senzatetto qualunque, perchè è stato formato dai Servizi sociali del Comune che ora lo utilizzano per fare da "ponte" con i suoi compagni di sventura. A villa Erizzo garantiscono che quando c’è lui la differenza si vede. Peccato che presti servizio solo poche ore.




Camel, questo è il suo nome, è straniero ed ha una quarantina d’anni. Da una vita non ha una dimora e ora alloggia alla Casa dell’ospitalità di via Santa Maria dei Battuti. I servizi del Comune stanno usufruendo della sua presenza all’ingresso della Vez. Una sperimentazione, quella di utilizzare un barbone che collabori con le istituzioni, che trova due soli casi in Italia: uno a Mestre appunto e l’altro a Trento. Camel ha il compito di "bloccare" gli altri barboni che cercano di entrare. Spiega loro come ci si deve comportare all’interno di una biblioteca e indica dove possono andare per trovare un bagno e farsi una doccia. Con lui i senzatetto non hanno resistenze, visto che lo riconoscono come uno di loro.



Questa è l’ultima frontiera per cercare di "ripulire" la biblioteca da chi la utilizza solo per stare al caldo o farsi un bagno. Perchè il problema è sempre lo stesso: piazzale Donatori di Sangue è ritrovo di barboni e sbandati e la bella villa antica è diventata una delle loro mete predilette. I più fastidiosi sono i tossici, gli alcolizzati e gli psicotici che stanno mettendo a dura prova il personale della biblioteca che è impotente di fronte alle loro incursioni.



Il tutto in attesa che arrivino i tornelli all’ingresso e l’obbligo di tesseramento per chi vuole accedere al servizio. Per i tornelli sembrava tutto pronto già prima dell’estate, poi c’è stata la bufera Mose che ha portato il Comune al Commissariamento e il progetto si è arenato. Almeno fino alla scorsa settimana quando è stato presentato il bilancio comunale e il finanziamento - che è un residuo dei lavori di restauro della villa - ancora c’è. Per questo i responsabili della Vez contano di collocare i tornelli il prima possibile, già entro la fine dell’anno. Nel frattempo è iniziata anche la campagna di invito all’iscrizione ai servizi bibliotecari, in modo che quando ci saranno le "barriere" gli utenti vi possano accedere senza creare code.



Va anche detto che nel bilancio si sono salvati solo i soldi per i tornelli, per il resto la biblioteca civica è a secco. Niente euro per acquistare libri e nemmeno per i giornali. Quindi l’emeroteca che accoglieva numerosissimi utenti è ancora senza quotidiani. Malgrado questo, a costi bassissimi, la biblioteca riesce a organizzare mostre ed eventi di qualità ed originali che accolgono sempre un grande successo di pubblico. Un calendario ricco per un servizio aperto dalle nove del mattino alle nove di sera. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino